domenica 8 febbraio 2015

L'allenatore x






Ci sfioravamo l'un l'altro ignorandoci a vicenda come pesci di specie diverse
Tu affannato su due cerchi ti arrampicavi nei sentieri di montagna,
io dietro ad una sfera  correvo su campi ricoperti di erba verde, 
Il caso è stato a farci incontrare, come quando ti arriva una proposta di matrimonio tardiva e hai già una vita da single.
Ci siamo guardati di sbieco come cani che si contendono il territorio.
Non avresti puntato un nichelino su di me l'ho capito dagli sguardi, 
dai commenti, come si valuta un’inetto. un’incapace. un’ingenuo. 
Uno che non sa provvedere a sé, figuriamoci agli altri. 
che dispensa consigli, ma dovrà berne a iosa ogni giorno, per sfamare la sua inadeguatezza. 
Legge libri. non ascolta, pretende di insegnare, s’avventura.
Avevo scelto di uscire dal guscio sicuro, da quella melma che costruisci nel tempo per piacere a chi vuole guardare solo il guscio, senza osare a spingersi oltre.
più sotto, più dentro, oltre la soglia della pelle.
Il divorzio era arrivato, consenziente, senza strascichi, 
nessun rimorso, un matrimonio durato una vita, inutile.
Nessuno ascolta, troppi rumori, troppe grida, troppe voci, troppe confusioni, 
troppe aspettative, troppo di tutto, dentro quel mondo.
La durezza della montagna partorisce generose creature, decise ed orgogliose, 
Profumano d'aria e viaggiano piene di panorami nelle tasche.
La grinta, la voglia di andare avanti, il sudore, la fatica, i battiti a duecento,
il coraggio, la forza, chiunque osserva, pensa della bicicletta, come fanno ad amarla ?
Volevo mi raccontasse le campagne piene di silenzi, 
un corridoio ampio e lungo dove ognuno si rinchiude in fondo a se stesso, 
Tutto il resto è soltanto fondamento di una statistica, 
non è una scienza esatta, allenamenti, tabelle, li ho sperimentati sulla mia pelle,
hanno gli stessi limiti , sulle vite umane, delle religioni con i loro dogmi.
Tutto ruota intorno al perno della volontà di credere, 
ma lo sport è ancora più crudele del demonio.
Non esiste che ti accontenti, devi continuamente dimostrare il tuo valore, 
Devi avere un grande cuore e se ce l'hai allora ti serve un cuore grande, generoso, 
Per essere forte, forte nell'andare avanti.
Nel puntare tutto in un tratto di strada, oppure in corsa, 
Il coraggio di rischiare oltre ogni limite, fino ad accettarne le conseguenze sulla tua pelle. 
Sentire la passione per la fuga e la vittoria.
Se hai a che fare con questi indemoniati devi possedere lo sguardo 
che chiunque si trovi a passarti nei pressi, 
lo trapassi con quel bagliore fulmineo delle pupille per incendiarlo, per incenerirgli il corpo,
oppure come una fiera piena di zanne e ruggiti pronto ad esplodere ad inveire 
su chiunque batte la fiacca e se la prende comoda la vita.
Non c'è tempo per fermarsi, per restare indietro...devi pedalare ..e tu pedala..
La passione, la sincerità come melodia di vita, quasi una reminiscenza antica, 
Di un altro tempo, di un tempo in cui il cuore, veniva spontaneo metterlo nelle cose, 
che nulla sa del gusto di essere dei vincitori ad ogni costo.
Scoprendo quello che ci accomuna , il rispetto di ciò che ci rende diversi.
Con una fetta di cielo, mentre pedali, per non perdere mai di vista la misura.
Sfocando i contorni per mettere in risalto il centro dove quel centro sei tu.
Lo so ho sbagliato, dovevo tapparmi le orecchie di fronte al chiasso delle voci degli altri, 
ecco, avrei dovuto restarmene qui, ad insegnare ai ragazzi questo spirito.
Sì, avrei potuto, ma siamo creature mistiche e magiche.
Amiamo la gentilezza, la spiritualità, i contenuti ma anche le forme, la bellezza, la poesia, i sorrisi.
Siamo allergici alle superficialità, alle mediocrità, per cui ogni tanto lanciamo bombe.
.... E dopo lo scoppio guardiamo per vedere chi sono i sopravvissuti.

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