A vent'anni il mondo è ancora intero
mentre entra dagli occhi.
I ricordi di quel tempo....
I pensieri assoluti e confusi
La magia e le contraddizioni
Ci si perde la ragione a farsi tirar dentro.
Tortuosi ragionamenti di anime pure
in contrasto con la ragione
e le regole di una vita conforme.
Gli occhi non vedono ciò che noi vediamo
la luce è deformata come attraverso una bolla
piccola lente ad ingigantire ogni cosa.
A vent'anni non si percepisce la misura del tempo
nè l'attesa nella vita delle ricompense
Non si fanno domande si paga solo il conto.
Dietro al miraggio dell'età che si vorrebbe avere
rovinando sempre quella che si ha.
Piangere e ridere allo stesso tempo.
Sempre in gruppo amano pascolare nelle strade del centro
testimoni della mondanità
e di un andar per ore in quei pomeriggi in preda alle nuvole.
Radunati sopra quel muretto con gli amici
quell'universo di fragili mondi.
Malinconici scanzonati struggenti allegri dolci irriverenti incandescenti
nervi arroventati e rigurgiti di rancore.
Corpi a schiantarsi su altri corpi.
" Oggi mi odio" si salvi chi può
nel melodramma delle ore immobili
Un vortice di pensieri dolorosi
nella clausura dei giorni
a sprecar quel tempo dell'oro e dei frutti
certi del futuro ad attenderli.
Pronti ad incenerire ogni cosa
di fronte ad uno sbaglio a cui si può porre rimedio.
Le tinte più intense nelle voci prepotenti e disperate.
Quel desiderio di bruciare tutto e consumarsi
abbandonati e sprofondati nell'attesa di un ritorno.
Amare e odiare contemporaneamente
senza percepirne la contraddizione
perchè amare è la loro occupazione
il lavoro nero di chi non ha paura.
A vent'anni l'amore ce l'hai nel centro del petto
ed il dolore inchiodato dentro come un bene.
Sogno e follia senza saper distinguere
certi che tutto possa accadere
basta solo allungare la mano
Quella voglia di vivere e l'incapacità di farlo
seduti nella sala d'aspetto di seconda classe.
Misurati dagli adulti
troppo piccoli o troppo grandi per la loro età come una punizione.
Avere vent'anni è un inevitabile spettacolare disastro
perchè non è ancora il tempo di accontentarsi
di fare compromessi.
Pronti a rinascere nel vorticoso fluire di certezze
infallibili ed inopinabili
di essere sempre dalla giusta parte
giustificati dall'impotenza inevitabile degli eventi.
Curiosi ignoranti ingenui spregiudicati paurosi e coraggiosi
tra un incerto presente ed un improbabile futuro
misurandolo senza sapere la distanza esatta da cui guardare.
Lotte più aspre su coerenza, lealtà e rispetto
nella speranza infantile di un mondo migliore.
Quella strada, la vita
per loro sempre un pò in discesa
come pedoni davanti alle strisce
tentano di attraversarla nello sfrecciare imperterrito
di automobili senza pietà.
A vent'anni si lotta per la propria coscienza
si piange per l'onestà
per una bicicletta bucata
urlando parole maledette da non dire.
Quella nostalgia e la fatica dei vent'anni
ed i mille rituali da assolvere
a volte mi chiedo se li rimpiango.
No grazie mi tengo i miei anni per tanti o pochi che siano
ma avrò sempre vent'anni, fino alla fine...ed il cuore?
Rimane quello, rimane bambino solo un pò più scaltro forse
avendo imparato a dare il giusto valore alle cose
per sapere ogni volta dove andare a ritrovarle
mentre entra dagli occhi.
I ricordi di quel tempo....
I pensieri assoluti e confusi
La magia e le contraddizioni
Ci si perde la ragione a farsi tirar dentro.
Tortuosi ragionamenti di anime pure
in contrasto con la ragione
e le regole di una vita conforme.
Gli occhi non vedono ciò che noi vediamo
la luce è deformata come attraverso una bolla
piccola lente ad ingigantire ogni cosa.
A vent'anni non si percepisce la misura del tempo
nè l'attesa nella vita delle ricompense
Non si fanno domande si paga solo il conto.
Dietro al miraggio dell'età che si vorrebbe avere
rovinando sempre quella che si ha.
Piangere e ridere allo stesso tempo.
Sempre in gruppo amano pascolare nelle strade del centro
testimoni della mondanità
e di un andar per ore in quei pomeriggi in preda alle nuvole.
Radunati sopra quel muretto con gli amici
quell'universo di fragili mondi.
Malinconici scanzonati struggenti allegri dolci irriverenti incandescenti
nervi arroventati e rigurgiti di rancore.
Corpi a schiantarsi su altri corpi.
" Oggi mi odio" si salvi chi può
nel melodramma delle ore immobili
Un vortice di pensieri dolorosi
nella clausura dei giorni
a sprecar quel tempo dell'oro e dei frutti
certi del futuro ad attenderli.
Pronti ad incenerire ogni cosa
di fronte ad uno sbaglio a cui si può porre rimedio.
Le tinte più intense nelle voci prepotenti e disperate.
Quel desiderio di bruciare tutto e consumarsi
abbandonati e sprofondati nell'attesa di un ritorno.
Amare e odiare contemporaneamente
senza percepirne la contraddizione
perchè amare è la loro occupazione
il lavoro nero di chi non ha paura.
A vent'anni l'amore ce l'hai nel centro del petto
ed il dolore inchiodato dentro come un bene.
Sogno e follia senza saper distinguere
certi che tutto possa accadere
basta solo allungare la mano
Quella voglia di vivere e l'incapacità di farlo
seduti nella sala d'aspetto di seconda classe.
Misurati dagli adulti
troppo piccoli o troppo grandi per la loro età come una punizione.
Avere vent'anni è un inevitabile spettacolare disastro
perchè non è ancora il tempo di accontentarsi
di fare compromessi.
Pronti a rinascere nel vorticoso fluire di certezze
infallibili ed inopinabili
di essere sempre dalla giusta parte
giustificati dall'impotenza inevitabile degli eventi.
Curiosi ignoranti ingenui spregiudicati paurosi e coraggiosi
tra un incerto presente ed un improbabile futuro
misurandolo senza sapere la distanza esatta da cui guardare.
Lotte più aspre su coerenza, lealtà e rispetto
nella speranza infantile di un mondo migliore.
Quella strada, la vita
per loro sempre un pò in discesa
come pedoni davanti alle strisce
tentano di attraversarla nello sfrecciare imperterrito
di automobili senza pietà.
A vent'anni si lotta per la propria coscienza
si piange per l'onestà
per una bicicletta bucata
urlando parole maledette da non dire.
Quella nostalgia e la fatica dei vent'anni
ed i mille rituali da assolvere
a volte mi chiedo se li rimpiango.
No grazie mi tengo i miei anni per tanti o pochi che siano
ma avrò sempre vent'anni, fino alla fine...ed il cuore?
Rimane quello, rimane bambino solo un pò più scaltro forse
avendo imparato a dare il giusto valore alle cose
per sapere ogni volta dove andare a ritrovarle
dedicato a Michele e Valentina
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