martedì 10 febbraio 2015
Eros Filia Agape
Eros Filia Agape
Benedetti sono coloro
che non temono la solitudine
che non si spaventano della propria compagnia
del fastidio improvviso di se stessi
alimentato nell'austerità delle passioni.
Lei è quell'anima
si affaccia dagli occhi
penetra invade i pensieri
si nutre e si rinvigorisce di noi.
Insopportabile per alcuni è esistere
assiduamente con la sua presenza.
L'uomo non ha anima è anima
spirito corpo
Eros Filia Agape
Vivere..essere...amare
Puoi coglierne all'esterno magia e bellezza
nella misura in cui già le possiedi
per giudicare con semi che ti appartengono.
L'anima è qualcosa che prende l'ordinario
trasformandolo in straordinario.
Un frammento proveniente dal passato remoto
il paradiso
avuto da sempre sotto lo sguardo
che si manifesta attraverso la comprensione del mondo
con la fusione con ciò che ci circonda.
La felicità è farne parte con le proprie emozioni.
Spogliandosi dell'imbarazzo di scrivere le cose più intime
( c'è poco da ridere ma per ridere ci vuole assai poco )
nel pudore di leggere se stessi
con la volontà di stupire e di stupirsi.
O celati dietro una imperturbabile stabilità di sentimenti
convinti che mostrarsi renda deboli e vulnerabili.
Il rimpianto è ciò che resta
di chi disillusione avrà anticipata di ogni sogno
e l'amarezza per ogni resa .
Ci nascondiamo nel timore di essere criticati.
Bombardiamo e siamo bombardati dalle critiche
per cui ci obblighiamo nella metà di noi stessi
nella paura di qualcuno pronto a criticarci.
Nel timore gli uni degli altri
anche dei nostri genitori dei nostri fratelli e degli amici.
Non abbiamo più fiducia in noi stessi
vacilliamo.
Questo ci rende immobili non fà progredire
fare un passo avanti
appoggiare fermamente il piede in un punto
per un secondo passo avanti
e le montagne sono sempre più alte da scalare.
Come due avvocati di parte opposta
nel combattuto finale di se stessi
senza saper patteggiare il conflitto.
Quel continuo bisticcio
dilaniante lacerante per un finale scontato
senza sorprese.....
Non riusciamo ad essere quello che siamo
capolavori unici
con caratteristiche irripetibili
l'energia vivente non crea mai due cose identiche.
Inadeguati
sempre troppo presto o troppo tardi per qualsiasi cosa
vediamo le cose troppo grandi o troppo piccole
mai come sono nella realtà.
Senza equilibrio, quello che ci manca.
Tentennare scricchiolare spesso rompersi
come vecchie sedie di legno scollate e traballanti
possiamo cogliere l'occasione di ciò che vogliamo essere
di avere coscienza del valore
di accettare di correre dei rischi
liberi emozionali
con il rischio di essere felici.
Così forti da potersi permettere
di non indossare alcuna maschera
Accettando di poter cadere per poi rialzarsi.
Ogni evento ha uno scopo
ogni rovescio racchiude una lezione
di ciò che verrà svelato nel tempo
nelle risposte che verranno
niente e nessuno sono più importanti.
Sperando di avere accanto una borsa di attrezzi
con la quale tentare di aggiustarsi
Un cacciavite per togliersi dalla mente le idee sbagliate
un martello per fissare le buone intenzioni
una chiave inglese per stringere per sempre l'amore
una sega per tagliare con il passato e tutte le promesse disattese.
Avidi della vita
nel fluire dirompente del viversi dentro
per ogni prezioso momento di vita da mettere via.
Ridare significato alle cose nell'astrazione del silenzio
desiderato ricercato
per riappropriarsi della vita
delle proprie emozioni.
Superando quell'attimo di smarrimento
nel distacco dal presente
che ci coglie spogliandoci.
Isolarsi dal mondo
nella dimensione magica dell'ascolto
udire il nostro ritmo interiore.
Amando ciò che si fà con tutta l'anima
Fondendosi con la propria creatività
Orientandosi per ritrovare se stessi.
Amare passato presente e futuro con lo stesso trasporto.
Questo presente sempre più assente.
Quanti fan finta di nulla
guardano avanti per tirare avanti
un limbo senza confine senza profondità.
Mentre la vita regala pezzi di meraviglia
restiamo indifferenti
prodigandoci dietro a magici pifferai
menzogne della nostra vita.
Siamo maratoneti
nell'affannosa ricerca di giungere sul traguardo
per un premio di consolazione
rinunciando a quell'infinito che è in noi
cercando per tutta la vita di limitarlo
per poterlo guardare.
Senza ascoltare il ritmo dei propri passi
nei pomeriggi di sole e di solitudine scelta.
Per smaltirla dovrei fare una corsa
sdraiarmi nell'ombra più fresca
oppure mettere in vendita questa mia anima
troppo esigente e troppo superba.
Magari barattarla come si faceva un tempo
almeno sapevi per certo
cosa davi e cosa prendevi
nell'infantile certezza
che se riusciamo a venderla
abbiamo la prova che l'anima esiste.
Bisognerebbe spegnere la mente ogni tanto e far parlare il cuore.
Benediciamo ciò che ci ha resi quello che siamo
e tutto ciò che ancora dobbiamo affrontare sia il benvenuto
Tra gioie e dolori.
Lo sapremo affrontare con il senso della vita compreso
e chissà cosa potremo diventare...
L'infinito ed oltre.
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