venerdì 20 febbraio 2015

posseduto dalle illusioni






Sono abbastanza lento nel capire le cose 
pure ignorante su molti argomenti, lo ammetto
Ho imparato che al contrario,
presentarsi al meglio delle proprie potenzialità,
fa parte delle armi per centrare prima e con successo ogni obiettivo.
Per molto tempo sono stato un ingenuo,
che si presumeva invincibile solo perché mai ha avuto modo
di confrontarsi con alcuna forza esterna.
Vincevo per saper spostare le pedine sulla scacchiera – talvolta barando,
talaltra facendo affidamento sulle qualità narrative per avere la meglio.
Ma non ho mai lasciato il segno, ne mi riconosco
particolari capacità o predisposizioni naturali.
Posso guadagnare tempo, magari vincere una battaglia ,
mai però la preponderanza a vincere la guerra.
inevitabilmente e clamorosamente perduta ogni volta.
Mi ritengo un illuso, uno che si è formato della realtà
un concetto errato, molto più roseo del vero,
con sensi di colpa per la fervida immaginazione.
Convinto che non si realizzi mai il raggiungimento dell’obiettivo,
perché lungi dal soddisfare, priverebbe di una tensione vitale.
Inoltre, una speranza troppo idealizzata
non sarà mai in grado di ripagare, avverandosi,
la quantità esorbitante di energie versate in suo nome.
Tra i pro e i contro, l'unica terapia possibile che conosco,
se la malattia viene riconosciuta dall'inizio,
è che non succeda incessantemente dentro la tua testa tutto il giorno.
Trovare l'equilibrio tra razionalità ed immaginazione
favorisce la mente e il cuore,
C'è chi si lascia andare alla fantasia e alle emozioni
e chi rimane ancorato al pensiero razionale,
Occorre prestare attenzione perché
se l'immaginazione, la fantasia e l'emotività
prendono il sopravvento e la tua razionalità non riesce a compensare
spesso si rischia di perdere l'intelletto.
Se al contrario la razionalità fredda e senza cuore,
pretende di analizzare e codificare ogni evento,
la direzione della vita sarà orientata verso un mondo spento.
Mi riconosco un pregio, nella tenacia,
sostenendo che, se quella che ho di fronte,
ormai è una battaglia persa, allora è la volta
che mi accanisco per cambiarne l'epilogo.
Lasciamo delle impronte, affinché qualcuno le segua
nelle parole, nelle aspirazioni, il più delle volte
nella speranza di costruire ciò di cui sarà composto il nostro futuro,
Trovo privo di senso, che siano conseguenza di una casualità
involontariamente creata come giocassimo alla roulette russa
Sono convinto che controlliamo forze potenti
di cui la maggior parte di noi è completamente all'oscuro,
anche se la realtà è testimone dei tuoi continui insuccessi.
Esiste un'equazione per elevare corpo, anima e spirito
nel raggiungimento del risultato più gratificante
attraverso una miscelazione perfetta di questi ingredienti.
Le sue impronte certe ma anche le sue astrazioni.
.
PeSte@2015

sabato 14 febbraio 2015

San Valentino

Il quattordici febbraio è " il giorno degli innamorati ", 
e voglio alleggerirmi di un peso tirando fuori con coraggio 
la disobbedienza e la contestazione verso questa festa,
Celebrazione sciovinista e discriminatoria nei confronti di noi single.
Noi che siamo stati spremuti come limoni con foglia e buccia compresi,
Strizzati a mano, fino all'ultima goccia, dentro, in quest'anima dispari, 
costretti poi a nasconderla per i lividi.
Fuori dai giochi, dall'amore e senza alcun diritto a celebrare.
Negandoci i sogni, i bisogni. nemmeno se ti sei lasciato da poco 
e ancora ne sei innamorato perso. 
Senza nulla togliere a Giulietta e Romeo che si son tolti di mezzo da soli
quando ancora ardeva in loro il fuoco sacro della passione, 
non capisco cosa ci sia da festeggiare in queste coppie che non raggiungono mai una temperatura superiore ai 4°C,
Forse per non deteriorarsi come fanno gli alimenti.
Senza calore nemmeno sotto le coperte,
Questo determina il nostro proverbiale sguardo, causa, un'insopportabile senso di pena.
Soltanto in caso di litigio forza nove (per il litigio forza sette o otto si parla di occhio del ciclone) si riscontrano palpiti vitali nella coppia.
Influenzando gravemente tutti gli ambiti della vita quotidiana 
dei soggetti in questione, e produce nel maschio una disfunzione dell’apparato uditivo che non consente una corretta reazione agli stimoli esterni. 
Con quell'aria da "non so cosa gli sia successo" ci guardano defilare da conversazioni noiose e incontri sgradevoli.
Inventandoci i più svariati impegni e le più disparate patologie infettive, 
Come il vento che soffia tra i rami intricati, rifuggiamo le
riunioni familiari, tediose e incontenibili, come una flatulenza coatta. 
Gli innamorati vivono senza il diritto alla noia che è infettiva e trasmissibile sessualmente al partner a sua volta affetto dalla sindrome autoimmune di Peter Pan. Le femmine di questa specie hanno un eccesso di esposizione a una certa cinematografia iperglicemica statunitense, per cui tartassano continuamente il maschio con una sindrome generata dalle pellicole con frasi del tipo: Mi ami? 
A domanda banale, risposta scontata: ti amo tantissimo, lui le risponde, più di ieri, meno di domani, quasi che l'amore si potesse misurare o alimentare di frasi fatte, 
Ma si fa questo e di più per risparmiarsi la fatica e giungere allo stadio in cui il corpo femminile diventa facilmente infiammabile e soggetta a surriscaldamento globale.
Noi single domani resteremo così, con i pensieri a ciondoloni, lasciando che le sinapsi si creino da sé, senza che nessuno ci incalzi, ci stimoli, ci parli in inglese, canti in francese, proponga di arredare diversamente il nostro monolocale, ci pianifichi il domani e il dopodomani. 
Costretti a fare come meglio crediamo: doccia, bagno, telefonata, un paio di pagine di libro, un articolo di giornale, giardinaggio, 
controllare i contatti su fb.
50 sfumature di grigio, in un lungo interminabile giorno senza amore.
.
PeSte2015

martedì 10 febbraio 2015

Ciò che unisce....è più forte delle parole

Una lunga scia di attesa dove l'alba straripa ancora di luce,
inonda le rive opposte nel vuoto che ci separa.
Mi affido nel percorrere al responso misterioso delle stelle.
Sarà forse colpa dei profumi,
quelli di quando qualcuno ti stringe a sé.
poi, non appena si allontana, te lo senti addosso ovunque.
Lo riconosci, dall'aroma che non ti appartiene,
da quell'aria improvvisa da respirare
che cerchi a tutti i costi di mantenere incontaminata.
Potente è l'abbraccio con cui si trasmette
E' energia che perdura nel tempo,
Uno scudo che protegge dalle avversità
e suggella due corpi rimasti abbracciati per l'eternità colti dalla lava.
Un biglietto non obliterato di bisogni
che si annidano sottopelle e chiedono di essere accolti.
Abbiamo anime che a volte non sanno cosa sono
ma sentono soltanto che a loro manca qualcosa.
Lo scoprono nell'abbraccio di essere pronte
a fare un passo, dieci, cento, mille e
giungere alla fine a fare l'impossibile.
E' più forte delle parole la somma delle nostre parti,
il battito dei nostri cuori, ascoltato così da vicino.
Ci sono dei legami e capisco se vuole mantenerli
e per questo sento di doverla amare ancora di più.
Mentre le ore scorrono e alternano
il vuoto al pieno, l’amore alla paura
vorrei non le restasse il rimpianto.
Non serve a vivere e nemmeno ad avere uno scopo.
Non c'è altro da aggiungere.
solo andare avanti con la propria vita e
riuscire così a coglierne tutti i doni,
seguendo il flusso ovunque ci porterà.
Spero di vederla ancora un giorno, ma se non accadesse
sappia che mi ricorderò per sempre di lei e dei nostri giorni.
Amo quello che sono quando stò con lei,
E' più forte delle parole la somma delle nostre parti,
il battito dei nostri cuori, quando si ascolta così da vicino

buon compleanno

Quando aveva vent'anni 
era certa che chi ne avesse compiuti trentanove
sarebbe arrivata in cima all'albero della conoscenza 
e da li avrebbe potuto assaporare i frutti della vita, 
illuminata come il santo sulla via di Damasco, 
sentendosi in grado di dispensare soltanto buoni consigli.
Oggi il Fato le è benigno, per chi si sente piccola e sta per diventare grande,
l’adulta che è può spiegare alla bambina che era, 
se c'è qualcosa che desidera di speciale 
è arrivato il momento, avendo compreso, ne sono certo, 
che nella vita occorre investire su se stessi imparando ad amarsi 
e che il prossimo tuo è capacissimo di amare già se stesso senza il tuo contributo.
Vorrei tracciare una linea fra le mie e le sue stelle, 
solo per poterla rivedere dicendo grazie a sua madre, 
che le ha dato la vita e nessun grazie può bastarle, 
e dico grazie a suo padre, 
per averla "raddrizzata" da piccola 
facendo di lei una persona piena di bellezza garbata.
La vedo piena di persone che l’amano ad alta voce 
e che la accolgono dentro abbracci 
pieni di fiocchi da sciogliere e regali da scartare.
La vedo festeggiare nel giorno del suo genetliaco, 
con quel sorriso che scalda 
come il sole quando fa capolino tra le nuvole 
e subito avverti che ti irradia calore dentro.
Le auguro che ci sia sempre un dove ad attenderla
qualcosa che freme e vibra di sentimento.
Le auguro viaggi pieni di panorami nelle tasche 
per infilarci le mani e tirar fuori ricordi di persone, 
resti archeologici immersi tra le ragnatele del tempo
avanzi d'arie piene di suoni e di musiche lontane, 
cibi caratteristici, fiori e frutti di cui non conosceva l'esistenza.
ed ogni volta restando stupita e sorpresa. 
Le auguro di gettare sempre gli occhi oltre l'apparenza,
imparando a giocare con prismi nuovi 
con il desiderio di scoprire e conoscere, 
insieme a quel qualcosa che rende la vita, sempre, insufficiente.
Le auguro libertà per dare respiro al suo corpo 
e che l'aria non le manchi mai intorno, 
nella leggerezza che insegnerà prima o poi a tutti a volare.
Le auguro una danza piena di grazia e di divinità 
sopra quella vertigine che sempre ricerca 
e danzando leggera esprima 
quel tutto che tiene dentro per se.
Le auguro auguri d’ogni bene e d’ogni amore 
Le auguro un mondo odoroso, 
nel tripudio di odori da poter respirare 
correndo su prati e quadri d'azzurro attaccati alle cortecce delle querce.
Le auguro visi accesi da sorrisi e pensieri bambini, 
che vociano con gioia e spensieratezza
Le auguro baci e abbracci felici.
C'è pure qualcos'altro che le vorrei donare, 
il pensiero concepito con parole dette con il cuore,
che si incarteranno da sole 
e le arriveranno aprendosi e mostrandosi nelle mani.
quelle parole che se espresse nel modo giusto
riescono ad offrire un senso della vita inimmaginabile
e non serve la ricorrenza o un giorno speciale per dirle.
Domani ha un anno in più, ma non ci deve pensare, 
è vero la vita è breve, ma dicono che in essa 
entra più di quel che siamo in grado di vivere,
quindi godiamoci questa certezza insapore e silente,
d’essere nulla più di un fiore , nient'altro di più.

a Silvia x

Le parole che scrivo vorrei fossero sassi da lanciare 
nello stagno delle emozioni, cosicché 
infinite onde si propaghino giungendo alle tue rive, 
Restando a galla, senza lasciarsi cadere nel fondo,
rendendomi schiavo di nuova nostalgia.
Senza poter mescolare le nostre esistenze
che liquide scivolano dentro gli occhi.
Tutto ruba il cuore e nulla è più come prima,
Con il silenzio che c'è, che ti passa vicino lungo i marciapiedi,
ma non sa nemmeno lui dov'è finito coi pensieri.
Soltanto il pensiero di te mi conduce sempre da qualche parte,
prende tempo per pensare, non ascolta mai e non farà mai ciò che dico.
Rallento e mi fermo. lascio che passi, dando la precedenza.
Indugio ogni volta, per scoprire qualcosa che gli altri non hanno visto,
in quell'ombra che prima non c'era,
che un pittore saprebbe mettere in risalto.
Non saprò mai se legge le mie parole, se legge in cucina,
ritornando da fuori, con il giaccone ancora addosso semiaperto.
oppure nell'androne ancora incredula e incerta per quei pensieri
prima ancora di salire le rampe di scale,
Non lo so, ne lo saprò mai.
Mi guardo le mani ancora sporche di parole d'inchiostro
come se tutti i pensieri si fossero raccolti lì
Mille volte l'ho scritta e mille e più riletta
potrei dirla ormai a mente e tuttavia mi chiedo
se tutto questo abbia un senso,
facendo si che il nostro tempo non sia trascorso invano.
Segui le onde, non so dove ti porteranno
ma voltandoti indietro, sentirai che ne è valsa la pena.
Non ho altro da stringere tranne la nostalgia,
solo chi manca può riempire il vuoto che ha lasciato.
perché nella sua fragilità non ha certo misura la bellezza.
E lei d'amarmi, in fondo me l'ha detto.

Se fossi foco

Se fossi foco, arderei lo mondo infame
se fossi vento, lo cancellerei
se fossi acqua, tutti quanti annegherei
distruggendo tutto dell' umanità
Fossi bellezza mi nasconderei
fossi aria non darei respiro
fossi parola morirei in gola
avvolgendo tutto di silenzio
Fossi cuore non pulserei
se fossi dolore lo dividerei
fossi sogno non darei speranza
dissolvendomi al mattino
Fossi ciò che sono giuro lo farei
ma una spina m'attraversa il cuore
ricordandomi di amare il tuo mondo

esaudire ogni tuo desiderio spontaneo

Chi intraprende un viaggio
non è mai lo stesso 
che giunge a destinazione.
Decide l'istante
nella direzione presa dal piede
Ho fatto perdere le tracce
dissipando la misura di ogni giudizio
braccato da quella dolcezza ingannevole.
Condannato ad esserlo ogni giorno,
a piacere per decreto,
per delega espressa,
entrata immediatamente in vigore
ad esaudire ogni tuo desiderio spontaneo
...e fu una condanna a vita.
I tuoi imperativi ebbero poco successo
conoscendo l'opposto di me.
Non mi sono voltato a guardarti
per non rimanere di sale..
Solo a distanza rimane un dolce ricordo
vago con un senso di spossatezza.
Ci pensa il tempo, la vita, l'orgoglio
a farne da contrappeso
e il diverso rapporto con la notte.
Non c'è medesimo insegnamento
percorrendo lo stesso sentiero
Io davanti vedrò una distesa di libertà possibile
tu dietro vedrai soltanto lo spazio che ancora ci divide.
Avrò soltanto un attimo di nostalgia
nel silenzio dell'abbandono
guardando un alito salito giù da basso
insieme ai toni delle sincere disillusioni.
Resteremo muti ad ascoltarle
espandere lo spazio interposto tra noi.
Come bolle di sapone, implodendo
dissolveranno i nostri legami.
Ci si scopre impensabili deformazioni
in quella nostra disabilità temporanea
a cui ti piaceva dare un nome.
Una dipendenza consapevole
concessa a tempo ormai scaduto.
In preda ad un attacco di fame nervosa
il corpo adesso ne chiede il conto.
Con il tuo distacco superficiale e distratto
ti vanterai di non aver raccontato un unica storia
facendo similitudini tra le diversità
intrecciandole spesso fino a perderne il filo
nella confusione che ti è congeniale.
Dimenticare il passato
è riviverlo sotto mentite spoglie.
Non ci sono frutti inaspettati,
per il poco lavoro svolto
in quella perpetua immobilità.
Avrei voluto porgerti i miei rimorsi
per trattenermi mentre scivolavo
come sabbia tra le pieghe della tua mano .
Così riposi il tuo libro
negli scaffali polverosi della mia anima,
senza capire a quale desiderio accostarti.

Essere o non essere

Essere o non essere .......non è senza mediazione.
cadrò nel fuorviante senso comune avendo buon senso
immerso nell'eterno dualismo che la mente insegue 
impedendo la pienezza del momento presente.
Equilibrio incerto tra incoerenza improvvisata e d'impulso
riconoscendo l'autentica sincerità..
Il" puro istinto animale".
Si adegua ad esso il cuore
per supplirne attraverso i suoi bisogni
Valicando le passioni
braccando come iena avvinta dalla fame.
E' d'obbligo dubitare anche dei giudizi inconfutabili.
ll “bene” e il “male”
esistono solo nelle considerazioni di ognuno
con la stessa facoltà di esprimersi o nascondersi.
Per essere indulgenti occorre avere radici nella memoria
allora i sogni si ancorano alla realtà per essere sinceri.
La bellezza a cui la mente aspira
senza un'azione di onestà confacente
desiderio di uno sincero scambio
nel monologo di eterne promesse
stessi ruoli diverse ipocrisie
con la purezza ed il candore del cuore.
La farsa ha una trama
un futuro che non c’è mai stato
ne mai ci sarà
Adesso se tutto è comprensibile è certo incomunicabile.

strampalati versi

Abbiamo un vuoto dentro,
l'unico nostro davvero,
celato al mondo 
il retaggio primitivo della radice di noi
sulla quale attraverso le nostre esperienze ed i nostri ricordi
abbiamo costruito la nostra immagine.
Quello che siamo possiamo descriverlo con migliaia di parole
avvicinarlo per similitudine a qualcuno che ci somiglia
ma tutto quello che ci rappresenta non è che un'immagine di noi.
Un immagine costruita su l'emotività del momento.
La nostra vita affronta quotidianamente giornate
che stimiamo positive o negative in base alla nostra impressione emotiva.
Essendo impossibile per gli umani
percepire il mondo
senza influenzarne la descrizione con i propri pensieri ed i propri sensi,
ecco che la realtà oggettiva,
non essendo obiettivamente descrivibile, non esiste!
Esiste una realtà sociale a cui ci assoggettiamo fatta di regole e di leggi
nella quale molti soggetti sono portati ad associare preferenze gusti e idee.
Ma ogni individuo vivrà la stessa realtà in maniera soggettiva
differenziando enormemente la percezione emotiva di ciò che lo circonda.
Questa sensazione
è scomponibile in miliardi e miliardi di frequenze e con diversa combinazione.
Per questo possiamo dire che non esistono due esseri identici
che non esiste il concetto di realtà comune in cui crediamo di vivere
ma che è soltanto un riferimento soggettivo
Che non esite il tempo perchè legato al concetto di realtà
ed al nostro percorso fisico terreno di decadimento.
Questo tempo, questa vita è solo un illusione.
E' così che ho scoperto di essere veramente libero!!!!!

amore sopra un binario

Non dire mi dispiace,
per aver dato vita a questo amore,
sognato e poi rinnegato,
senza un minuto di raccoglimento.
Nella conta dei morti e dei feriti,
in questa corrispondenza di amorosi sensi,
il tuo pentimento è senza compagnia.
Eri tu che scandivi il tempo,
nella musica che ho cercato di comporre,
un moto andante calmo ed espressivo.
Guarda te e il tuo mondo delle cose,
se come Biancaneve potessi
spezzare l'incantesimo di cui sei prigioniera,
un filtro magico di tabù, regole ed apparenza,
nell'irreale realtà del senso del dovere.
Hai reso questa vita immutabile,
convinta come sei che un binario lo si debba
percorrere nello stesso verso fino in fondo.
Ma in caso di pericolo e in mancanza di sogni
si può sempre rompere il vetro.
Siamo insieme in questa sofferta mancanza,
trascini il corpo in una vita senza vita,
con il peso di un rimorso da scontare.
Hai ucciso te stessa e adesso sei sepolta
dietro una veste che dolora e che tace.
Non fosse che la nostra mente,
 ha possibilità di una tale bellezza
ed è' quando cadi e ti sporchi
che i sogni acquistano credibilità.
Tra testa o croce pesano le abitudini,
quando nell'epilogo, spostano l'ago della bilancia.
E' così che vanno le cose del mondo.
C'è chi dell'amore ne ha bisogno per vivere
e chi lo conserva in un ricordo logoro.
Non chiedere se poco o tanto,
ma dicendo mi basta per poter vivere,
sarà forse così, dirsi d'essere felice.
Dimentica di me,
ma ricorda dal primo istante come io ti vedo.

sperimentare

Chiudi gli occhi ascolta l'energia dell'aria
Unirsi al suo canto è facile basta respirare
Cambia stagione vivine una straordinaria
una nuova opportunità sta per arrivare
Gli stessi presupposti per il medesimo scenario.
Immagina...di vivere senza sicurezze come sarebbe ?
Costi quel che costi volendo fare a modo mio
il coraggio di provarci non mi mancherebbe
C'è il rischio di far esplodere il mondo in tutte le direzioni
Per avere cose mai avute occorre fare cose mai fatte
invece adattandosi ed adeguandosi a certe situazioni
si muore come fecero le rane che bollirono soddisfatte
*( Se in una pentola in cui c'è acqua a 40°C
mettiamo una rana… cosa accade? -
Per il brusco sbalzo di temperatura,
la rana schizzerà fuori dalla pentola! -
Se invece la mettiamo in acqua tiepida e man mano
alziamo di 1°C alla volta la temperatura
la rana si adatterà all'acqua
Mentre il calore sale sentirà un piacevole tepore! -
Purtroppo adattandosi ed adeguandosi alla situazione…
quando l' acqua comincerà a bollire
la rana senza nemmeno accorgersene bollirà -)*
La morale della storia insegna che nell'arte raffinata di chi inganna
se il tempo di scatto dell'obbiettivo è abbastanza lento
la verità sfugge alla coscienza quindi nessuno la condanna
niente suscita reazione, non ci sarà opposizione e nessun fermento
La deriva nella quale stiamo naufragando ci lascia indifferenti
con le libertà individuali calpestate e la felicità nel vivere rubata
Come non ricordare le disattenzioni, le deficienze, i fallimenti
tutto perpetuato con la coscienza delle vittime addormentata
Faccio fatica soggiogato a seguirne la trama e l'epilogo
Sapere cosa è giusto e cosa non lo è ne mai lo sarà
nello svolgersi degli eventi cerco di farne un riepilogo
guardando lassù in alto la stella polare della verità
Anche lei fatico a trovare in quel mare di penombra
Le luci della notte hanno ormai quasi spento il cielo stellato
L'uomo ha da sempre paura di perdere la sua ombra
di ritrovarsi nel buio solo come un cane abbandonato
Come burattini in attesa che qualcuno muova i fili
si gira e rigira lasciando la nostra vita in mano ad altre dita
Rompi gli indugi non accontentarti di corde più sottili
basta una molecola d'ossigeno e due di idrogeno ..ed è già nata la vita

The Endless River (il fiume senza fine)

Guardo il fluire di un torrente
quel moto senza fine dove l'acqua non si ferma mai,
Si insinua tra le rocce crea la sua corrente
prende forma del cammino sulla strada dove andrai
Scorrendo leviga la pietra come il dolore che ti annulla
scavando  penetra fluida l'ipotalamo
l'essenza della prima lacrima spesa mai per nulla
nella corrotta naturalezza di cui ci spogliamo.
All'acqua lasciati trasportare o sogna di camminarci sopra
reclama ciò che vuoi se è ciò di cui hai bisogno
L'inganno in cui ti rivedi oppure la visuale è sottosopra
mostra la luce nell'impossibile soddisfare del tuo sogno
all'amore sei giunto con un fiume di speranze riposte.
ma con lei al suo fianco lentamente si sfianca
le ore senza sonno vittime tutte in fila lì disposte
nei rimorsi senza compagnia di una vedova bianca
Tra loro un canale scavato nella gola di uno stretto passaggio
piccoli e grandi salti di acque ora divenute impetuose
l'anima si risveglia getta a terra i lucchetti con impeto di coraggio
allontanandosi dal grigiore di quelle nuvole tempestose
Oltrepassato l'ultimo ponte trova la via al mare
l'eco del passato  ferisce ancora la luce degli occhi
Abbandonarsi alla corrente senza più lottare
mentre l'orologio del cambiamento batte gli ultimi rintocchi.
Sei giunto alla fine del sentiero è tempo di decidere
dove la vita sta cercando di condurti
Segui il vento di un destino da riscrivere,
in questo viaggio ancora in grado di sedurti

ho bisogno

Una donna può farti volare in alto come un'aquila ,
un'altra può darti la forza di un leone .
Ma solo una nel ciclo della vita può riempire il cuore di meraviglia
e la consapevolezza di aver conosciuto una gioia singolare.
Guardando te, la mia vita aveva un senso,
anche le cose cattive avevano un senso,
tutto mi era necessario per renderti possibile
Non poter più raccontare e dimostrare che l’Amore esiste,
ma forse per capirlo devi provare il mondo dal vero
Non mi sono trovato al posto giusto nel momento giusto,
vagavo tra le vite fin tanto che non ti avessi ritrovato,
sapendo che avrei rubato te a chiunque, per appartenerti.
Gioisco ogni volta guardandomi allo specchio,
pensando a quando domani rimpiangerò questo mio viso
che passa come passa questo mio tempo
Quel poco che resta è una cosa buona,
forse la migliore delle cose, e le cose buone non muoiono mai.

prefazione

Un auto giunse nei pressi della vecchia chiesa mentre le ombre della sera stavano lentamente scendendo. Quel lungo giorno sembrava non avere mai fine. L'estate ormai al termine era stata così asciutta d'aver reso quella strada sterrata appena percorsa una coltre di polvere, straripata ovunque.
Si aprì lo sportello, ne uscì una giovane donna intenta a sistemarsi la gonna fuori posto, dopodiché chinatasi verso l'abitacolo invitò suo figlio a fare altrettanto. Dal brontolio che ne segui, simile ad un piagnisteo, s'intuiva che la voce era di un bambino, ostinato a rimanere nell'auto, come una castagna nel suo riccio, 
La mano di lei lo tirò verso di se estraendolo con forza dall'abitacolo. il ragazzo implorando cercò di farla desistere facendo leva sul suo istinto materno, ma sua madre fu irremovibile. Comprese d'aver perduto la possibilità di averla vinta in quel tira e molla così scoppiò in un pianto a dirotto con le lacrime che venivano giù copiose. Il vento era cambiato. Questa volta nessun cuore materno sarebbe stato disposto ad ascoltarlo. Sentiva la mano di lei, salda, tenerlo stretto. Si arrese abbassando la testa. Mise un piede dopo l'altro e si incamminò al suo fianco. Non presero la direzione della chiesa, ma il viale che conduceva all'edificio di fronte. Aveva sui lati due piccoli giardini recintati, colmi di rose bianche, dalle quali non proveniva alcun profumo. Forse la brezza della sera lo portava via con se, prima che le narici potessero avvertirlo. Il bambino guardò all'interno di una rosa dove aveva intravisto uno scarabeo dorato. Se fosse riuscito a catturarlo avrebbe potuto legargli un filo ad una zampa e farlo librare nell'aria come un aquilone. Tentò di catturarlo, ma sentì il corto guinzaglio del braccio di sua madre impedirgli la presa. Conosceva la sua risolutezza quando non era aria, Si strinse tra le spalle incupito. Un portone scuro che incuteva timore gli stava venendo incontro.
Sua madre si fermò per ricomporsi. Il bambino ne approfittò per alzare lo sguardo e squadrare l'edificio fin dove giungeva il suo perimetro. Nel cielo, popolato da centinaia di rondoni le grida riempivano il vuoto dove le prime stelle cominciavano a sistemarsi sullo sfondo dell'infinito. Avrebbe voluto rimanere per sempre su quella soglia senza mai varcarla. 
Una piccola suora rispose al rumore del battente sul legno. Diede un'impressione stonata, nel vederla aprire un portone di quella mole. Senza tanti convenevoli furono fatti entrare, richiudendo alle loro spalle. Gli occhi del bambino scrutavano, muovendosi veloci. Mentre i cinque sensi cercavano a modo loro di interpretare quel luogo, il sesto continuava a tormentarlo. Avvertì un odore di orzo e latte provenire da una caraffa in acciaio, tonda con il beccuccio, appoggiata sopra un tavolo, Forse la suora lo aveva appoggiato lì prima che la visita interrompesse le sue mansioni. L'ingresso era poco luminoso, ma la poca luce si rifletteva sul pavimento tirato a lucido,nascondendo agli occhi il lato di una larga scala che riempiva quasi totalmente la stanza. Ne discese un'altra suora che lentamente si stava adesso dirigendo verso di loro. "Sono suor Marta, la direttrice e tu devi essere Michele" sentenziò rispondendosi da sola. Il ragazzo al tono di quella voce si nascose dietro la gonna della madre, che rispose per lui " Michele saluta la madre superiora". Dalla familiarità del dialogo capì che quella non era stata la prima volta che si incontravano. C'era stato un accordo fatto in gran segreto tenendolo all'oscuro di tutto. "Quanti anni hai?" incalzò la suora senza ricevere però alcuna risposta. "cinque e mezzo " rispose di nuovo sua madre per lui, cercando di farlo uscire dal suo nascondiglio." Vieni" disse la suora " Qui ci sono tanti bambini come te". Lo prese per mano portandolo in un'altra stanza, distraendolo per far si che la madre potesse allontanarsi.
"Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'eterno dolore"
Chissà se Dante entrando nell'inferno avvertì la stessa mancanza d'aria.
Tutta quella gentilezza di proforma sparì appena il portone si richiuse, dividendo il legame, inghiottendolo e spezzando per sempre il cordone ombelicale. La libertà di un'infanzia spensierata e felice era terminata.
I bambini non smettono mai di giocare nemmeno sul teatro di una guerra. Li puoi rinchiudere in una piccola stanza, puoi togliere loro ogni libertà, non smetteranno mai di giocare. Troveranno il modo di farlo inventandosi un surrogato, dando vita a cose inusuali che prenderanno la forma degli originali. Un campo di battaglia, era il luogo dove una moltitudine di bambini si disputavano lo spazio per il gioco, una piccola stanza, vuota e svuotata di tutto, dove piccoli e grandi, convivevano asserviti alla legge del più forte, C'era curiosità verso quel nuovo arrivato, Piangeva in silenzio in un angolo, Sembrava uno di quei rondoni caduto, ancora con le ali dischiuse. Voleva volare libero, ma era stato catturato e d'ora in avanti, avrebbe dovuto conformarsi, smettendo di pensare a quel che aveva lasciato la fuori. Il suo mondo, da quel momento, era chiuso dentro una gabbia.
Si sentiva solo, abbandonato in un luogo sconosciuto. Nessuno si era preso la briga di inserirlo nel gruppo. Inconsapevolmente comprese per la prima volta cosa vuol dire contare solo su se stesso, il primo insegnamento che la vita gli stava dando, il primo di una lunga serie.
Vai bambino, con una fata mano nella mano, in un mondo pieno di pianto, più di quanto tu possa sopportare.

portami con te

Amore portami con te
insegnami parole per non lasciarti andare.
Ho imparato che l'amore non il tempo guarisce le ferite
che qualcosa chiuso in gabbia sarà sempre lì a scappare.
Niente è più triste di quel che resta di un fiume in piena
trascinati dalla corrente, ora presi in mezzo ai rami.
Dopo la tempesta dondola ancora l'altalena
foglia esposta al vento che prima o poi romperà i legami.
Dammi fiato e insegnami a respirare
nel pudore che l'amore a volte infonde.
con il coraggio di saperci accontentare
del sogno che è venuto meno perché la realtà confonde
Ascenderemo la montagna per fuggire la paura
intenti ad evitarla per non restare mai in sua compagnia.
tra giustizia e condanna convinti che la vita sia meno dura
abbandoniamoci fuggendo la mente e la sua tirannia.
A te che ogni giorno mi dai una lezione di cuore
mi togli dalla smania che genera la mia solitudine
Non ci sarà mai un piedistallo dove la verità muore
ne un fiume che si riversa nel mare per abitudine
Se allontanandoti le speranze cesseranno di esistere
come un salmone alla foce del tuo fiume farai ritorno
non sia una sofferta decisione per tornare a vivere
ma per un'altra realtà e un nuovo sogno.

sfumature d'azzurro

L'azzurro del cielo stasera 
non riusciva a contenerne il colore.
Appena riusciva 
a coprire le sfumature di viola 
ecco che il rosa e l'arancio colavano dappertutto.
Le nuvole poi per distinguersi
si erano vestite ognuna di una sfumatura diversa
È uno sguardo che dura “qualche secondo”.
il tempo di un’indecisione.
Un pensiero attraversa la mente,
su ciò che si ha di fronte e su di noi
soffermandosi a osservare il
paesaggio attorno.
Stampare nella memoria ogni singolo metro
visto e attraversato.
Guardare il mondo e le persone che lo vivono
non è solo un modo per sentirsi parte di un’umanità,
ma è anche l’opportunità più grande che abbiamo
per ricostruire i fili della consapevolezza del nostro tempo.
Per sentirsi meno soli creature di quest'insieme
Lasciarsi andare nella libertà di essere
parte della bellezza
abbandonando ognuno le proprie riserve,
La ricerca sfrenata di una ricchezza iniqua di oggetti
che non fanno altro che aumentare le solitudini,
nascondendosi anche a se stessi
come l'apparenza che ognuno di noi sceglie di adottare per uscire di casa.
Allora nascono i racconti che si riempiono di descrizioni dense di
fascino, fatte di dettagli e sensazioni, di impressioni e fantasie.
Ci si accorge che non si riesce mai a vederne uno uguale di questi tramonti
Con le cose ripetute si può prendere familiarità
concedono il tempo e lo spazio di prenderne visione
quando sei preso da qualcos'altro.
Il sole è rimasto nascosto
come sapesse che in questi giorni è lui l'ospite atteso
in quel cielo che sembra bloccato da un ingorgo
continuo di piovose nubi che trasportano carichi pesanti.
Mi diletto con pochi risultati a mettere su qualche colore sulla tela,
cosi ho imparato a districarmi tra sfumature e tinte che si intonano.
Guardandomi intorno ogni volta mi stupisco
di come i colori siano intonati tra loro
come facessero parte di un'orchestra
che intona assieme l'inno all'armonia.
Il verde degli alberi si sposa
con le tonalità dei colori della terra
che come una bella donna
cambia spesso abito e colore
restando sempre appropriata e "in tinta"
Con qualsiasi colore si vesta.
Immaginari colori vividi di pennellate decise stese su una tela
dove pian piano prendono forma i girasoli
corolle di mille soli
sopra un campo messi lì con una fervida immaginazione
a dar risalto alle immense pareti del mondo
Ovunque guardi
la stessa magica mano di un pittore
Non c'è tono che strilli o stoni in quel canto
anche in quel cielo adesso maturo
intenso come il colore dei frutti.
In ogni dipinto le ombre
sono sempre le ultime ad essere stese
Tra poco metteranno in risalto le linee dell'orizzonte.
Il meglio di sè come nell'ultima scena
nell'attesa di un umile applauso da quell'unico spettatore

lo zero

Amare è....
come spiegare lo zero,
un misto di storie distorte e geografie
Un' effusione dal sapore di cioccolato svizzero
ed una nutrita dose di dubbi con coreografie

Intorno tutti si capiscono senza comprensione
In quel come vorrei che fossi non ci saremmo mai intesi
ma un'occhiata di traverso colpisce con precisione
nel contraddire minuzioso che facilita la sintesi


Nel gioco delle tre carte che metti sul dorso
nascondi ostentando eludendo senza soluzione
La mano risponderà indicando quel nome con rimorso
nell'eccetera eccetera di un giudizio senza assoluzione


Dopo gli esercizi obbligatori diventammo legittimi
e quella voce che aveva sul viso svolse il sentimento
Un fiume si riversò espandendo i limiti marittimi
senza intestardirsi nella ragione di un presentimento


Risparmiamoci le istruzioni da leggere attentamente
se non è una stella, un tondo rosseggiallo andrà bene
In alto mare di cose che si esauriscono nella mente
nature morte di reliquie che odorano di naftalene


In quella tomba ecco i disimpegni, i vestiboli, le stanze
ad oltranza si persero le presenze per gli abbandoni
C'erano i presupposti,i baci, le carezze. le distanze
lasciarono il loro posto alle scontrosità e alle irritazioni

uno sparo nel petto x

Il mio cuore libero
così libero da non voler possedere
così libero da non voler essere posseduto
Nel tempo degli amori, delle rose,
del diritto alla vita ho amato una donna,
senza cercarla, senza volerla, senza capirla.
Ogni sogno materiale è diventato realtà
in quel mondo costruito intorno a noi.
senza indulgenza, senza appartenenza,
senza tenerezza, senza comprensione
Poi non avendo più niente da costruire
ci siamo dichiarati guerra nel fumo di tante sere,
Continui bombardamenti nel vuoto di un inverno della vita
Allungando tra noi le distanze
senza il desiderio di calamitarsi e riportarsi accanto
Scivolando lentamente nell'assenza di se' e delle cose
spingendoci uno contro l'altro verso l'abisso,
immaginando ogni giorno l'addio.
Uno sparo nel petto ripetuto infinite volte
nel disordine di una vita piena di vuoti.
nascosto per non farsi trovare in un silenzio imbalsamato.
Ho conosciuto la profonda solitudine dell'amore
senza il diritto alla poesia, senza il diritto all'immaginazione.
Vivendo giorni opachi, frugando tra le briciole di avanzi di vita.
Ho costruito una casa con le mani dalle fondamenta al cielo
senza condividerla con lei, per poi disfare ogni notte
quello che di giorno costruivo per guadagnare tempo,
Incatenato dalle responsabilità, dalla morale
dagli obblighi verso le persone a cui volevo bene
sono rimasto oltre la fine dell'amore
distruggendo la mia vita e la loro.
Ho fatto "tana" adesso liberatevi tutti !!!

sistema operativo

Ho sentito il vento del cambiamento arrivare.
Un aggiornamento importante di quelli che modificano
gran parte del sistema operativo e cancellano interi banchi di memoria
in cui avevo allocato ricordi e impostazioni.
Adesso sento che certe debolezze del mio sistema
sono state corrette chiudendo le porte di accesso e modificando i firewall .
Non ho eseguito il backup e la formattazione è stata fatta a basso livello,
quindi niente può più essere recuperato.
Ho cancellato anche i files temporanei e svuotato il cestino
Adesso posso soltanto andare avanti e con coraggio
caricare in questo hard disk che ho nel petto
solo ciò che mi è indispensabile per vivere.

Aria nuova di un antico Natale

E' bastato aggiungere nell'aria un cucchiaino di zucchero
come fosse un buon caffè, un pò di frenesia di luci, 
girarle in tondo nel vorticoso epilogo dell'anno
per far riemergere da ognuno di noi l'interiore dalle viscere.
palesarlo al mondo intero facendolo diventare esteriore.
Spogliandosi per rivestirsi di un ritrovato stupore,
in quelle piccole tradizioni piene di significato
nell'incanto della sacralità che riscatta
la fredda modernità, per celebrare in un giorno
quello che manca nel resto dell'anno.
Le luci si accendono e l'atmosfera natalizia
inizia ad entrare in ognuno di noi
per risplendere evocando suggestioni fiabesche,
ammantandosi di quella tradizione
vissuta ogni volta come per la prima volta
E' una festa magica, piena di poesia
capace di riportarti indietro nel tempo e farti tornare bambino
senza paura di mostrarsi, convinti come allora
che per una volta tutto possa accadere,
che dall'alto qualcosa o qualcuno
riuscirà ad agevolare il corso degli eventi.
Natale sei assolutamente nelle mie corde con i tuoi cioccolati misti,
le nocciole incartate nei torroni , le pietanze
di carne arrossate e affondate nei condimenti
appoggiati sui piatti decorati di una volta l’anno
La formale disposizione delle stoviglie e il rigore dei decori sulla tavola
Le letterine scritte dai bimbi messe sotto i piatti di papà e mamma
sopra una candida tovaglia bianco avorio.
La voce scoppiettante del focolare
accanto al quale ci sediamo con ricordi giovani e antichi
da portare allo scoperto.in una mescolanza che fa gioia
con un unico filo sottile, che s’attorciglia invisibile intorno ai nostri corpi
per stringerci di più agli altri per rivivere un sorso di ricchezza di affetti.
Cimentandosi nel difficile compito dell'incartamento dei regali
nella speranza che basti il pensiero, sì, purché sia un pensiero bello e pensato bene.
Con lo stupore e la gioia di chiedersi se in fondo non crediamo ancora a Babbo Natale? Si certo, nessuno di noi ha mai smesso,
perché ogni volta ci crediamo e vogliamo crederci resuscitando i ricordi, dolcissimi, a volte bagnati di lacrime,
di sere di corsa a letto perché "babbo Natale non porta soltanto i regali ai bambini che hanno fatto i bravi e sono andati a letto presto", ci riporta noi stessi, la nostra umanità.
il bisogno di avere accanto le emozioni e gli affetti.
Quale dono più grande se non quello
di ritrovare il tempo da dedicare alla nostra storia, alle nostre radici
L'albero, le decorazioni, il grande presepe, sono gli stessi ,
hanno avuto da sempre lo stesso scopo, in ogni casa, ci seguono da quando siamo nati, le statuette, ormai vecchie che profumano ancora di ricordi, i ricordi più cari del cuore dove il Natale vuole ricondurci.

imprecazione

Dio dammi una possibilità, 
soltanto una possibilità per scegliere, 
perché possa dimostrare tutto il mio coraggio, 
senza subire la sorte. che dicono
abbia reso questo un mondo per indolenti.
Prima che tutto si riduca in cenere
perché è soltanto un cumulo di pietra e legno.. e tela.. e polvere
e come polvere svanirà nel vento.
Non prego per una seconda occasione,
griderò con tutta la voce che ho,
per dimostrarti d'essere a corto di risorse.
Dammi una ragione per avere un'altra scelta,
anche se commetterò di nuovo lo stesso errore.
Immagino quale grande soddisfazione sia vivere sul carro,
di chi si sente per sempre vincitore,
di chi è convinto di vivere nella ragione e mai nel torto.
Guarda camminando quante cose ho calpestato,
non c'è più posto per i miei piedi dove andare,
su questa terra che ancora trema e fa tremare.
Non so dire le parole che vuoi sentire,
non mi piace la forma che hanno,
mi guastano l'umore, mi danno il disincanto.
Questo è il posto dove ogni volta torno a dare un senso alle cose,
Posso capire, ma solo guardandole attraverso i miei occhi,
incastrato dentro le spalle curve,
dietro una finestra chiusa, senza che nulla possa uscire
niente, neanche se gridi, se piangi, se bestemmi ,
nessuno sente, tutto rimbalza sui muri all'infinito.
Pensavi fosse facile...tendermi la mano e andare via assieme.
Non sta nella carne l’inganno ma nella fame,
ed è a quella che devi prestare attenzione, non al suo odore.
Questo è il mio regno, qui è la mia corte
senza sapere cosa sto scontando ancora.
Mi chiedi cosa farei se fossi te ?
...Se potessi ti porterei lontano da tutto questo dolore!

je ne suis pas Charlie

Le parole sono importanti e l'ignoranza è un'arma di cui avere paura.
Sarebbe meglio non prendere posizioni, rimanendo sulla bilancia delle emozioni, sempre pronti a mettere e togliere pesi.da una o l'altra parte
Non tollero alcun fondamentalismo, chiunque sia che lo pratichi: cristiani, ebrei, musulmani, poiché ogni storia ha un percorso, ha radici in un passato che non viene mai messo in relazione e in ogni avvenimento c'è sempre una causa e un effetto e soprattutto è la risposta ad un misfatto subito.
La cattiva informazione è un arma pronta a sparare su tutto, su chi non ha un'opinione e se la costruisce sulle immagini spesso terrificanti che scorrono sui video. Questo vale in modo particolare per i bambini che hanno una spugna nella mente sempre pronta ad assorbire notizie, paure, angosce
Ascoltano i genitori con le loro istintive reazioni sul momento, senza più capire, senza rassicurarsi più su come va il mondo.
Com'è facile dividerlo in due, tra buoni e cattivi, i tedeschi sono tutti nazisti, i palestinesi sono guerrafondai, i musulmani spietati assassini, gli irlandesi terroristi, i cinesi commercianti senza scrupoli.
Suddividendoli poi ancora in insiemi e sottoinsiemi come a casa nostra facciamo con calabresi, siciliani e romani e poi con commercianti, orafi ecc..per finire con i vicini di casa o addirittura con quelli che costituiscono le nostre famiglie.
Eppure. Eppure l’ignoranza è qui, è in questo: in una divisione in due che semplifica e che presuppone un buono e un cattivo, un giusto e un violento, un moderato e un religioso, un onesto lavoratore e un immigrato clandestino.
Chi ha figli è ancora più responsabilizzato a darne una versione chiara dei fatti. il giusto arbitrato tra bene e male che sono equamente distribuiti in ogni società.
Senza mettere in secondo piano l'opportunità di ampliare il discorso inserendolo in un più vasto contesto come il rispetto delle religiosità degli altri, la condizione che ogni libertà termina dove inizia quella dell'altro. Il sapere leggere l'occasione per dire con la propria testa al di là dei fanatismi e dalle voci della piazza, come è successo per la vicenda "Charlie". Saper dividere le convinzioni di parte con quelle etiche e morali di un mondo più giusto.
Deve saper disgiungere terrorismo da ideologie, di chi usa la fede che non gli appartiene per compiere atti ignobili. gruppi jihadisti da musulmani.
Non è facile parlarne, occorre prendere le distanze e mettere a fuoco da un altro punto di vista, più lontano di quello delle emozioni, per fare in modo che possono capire e farsi una giusta idea sui fatti, seminare con loro il giusto seme per il domani, far si che abbiano per coscienza la verità di se e degli altri nel mondo in cui vivranno.
Forgiandoli non al fuoco della nostra inadeguatezza, al'infarinatura delle nostre superficialità, all'odio del tifoso che si schiera a vita da una parte o dall'altra di un muro.
Hanno dieci o undici anni e non vogliamo che vedono film violenti né che abbiano videogiochi di guerra. L’unica violenza con la quale sono in contatto è quella del mondo reale, o peggio quella dentro l'ambito familiare.
Poi quando capita li abbandoniamo come bottiglie alla deriva senza nessun messaggio dentro.
Molte notizie, molte immagini sui telegiornali scorrono come acqua di fiume, ma quando avvengono questi episodi eclatanti come è accaduto per attentato contro il settimanale satirico, le immagini della sparatoria e l’ondata di emozione provocata, suscitano nei bambini delle domande alle quali è sempre più difficile rispondere, o addirittura li ammutolisce e nel silenzio cercano da soli delle risposte che possono essere fonte di angoscia.
Arriva così indisturbata, capillare e pressante che la scambiano per la realtà.