mercoledì 30 dicembre 2015

Chi dice donna dice sensualità

La biancheria intima,
indossata da una donna,
le sfiora appena la pelle, 
mentre ella si muove 
la seta le fluttua intorno, 
appoggiandosi leggera al suo seno,
non con l'intento di coprire
ma velare, per carpirla a me,
che ne sono il padrone.
I suoi occhi abbassati
non si lasciano guardare,
dolcemente la bacio,
lentamente mi stringe,
col suo sguardo profondo
mi viene a cercare
gonfio di tenerezza
e io rimango così
Poi si toglie anche l'ultimo velo
ed accenna un sorriso,
che da forza al suo invito,
io mi lascio portare,
dal bisogno più acceso
nello spazio infinito
che lei ha dentro di me.
E' una donna di classe
si aspetta una corte all’antica,
io la guardo, mi scruta,
così insolita e bella
perché basta un indizio
per ricamarci una storia,
un segno, una traccia
per costruirci un castello,
La sua pelle è bellezza,
di curve e di fianchi,
di gambe ammantate di nero
da una calza perfetta,
Ha una nuance capricciosa,
da femmina pura,
che si accentua in quel tocco di viola
sulla punta d’organza,
la sua pelle risalta, contrasta, si adatta,
tra pizzi, ricami, push-up e coulotte.
Mi piace il suo odore,
mi piace guardarla vestita di niente,
seguendo la forma, l’arco, la curva
il seno distante che riluce in penombra
Baciarle le labbra nell'amore che sboccia
sentire il tuo cuore scoppiarti nel petto
capisci così che ti stai divertendo
è proprio quando si credeva finito,
che tutto comincia
come dire il destino comanda
non serve davvero agitarsi per nulla.

martedì 15 dicembre 2015

Dio non c'è.

Dio non c'è.

.Maledetti voi e la vostra presunzione
con cui insinuate la pestilenza delle vostre dottrine,
per ergervi a giudici e carnefici e per aver reso la vita un inferno.
Siete famelici come il coccodrillo della favola,
che piange e si dispera sulle nude ossa dei miseri c'egli ha divorato.
Si deve constatare, in onore del buon senso, che voi attori, assillati da noi,
non avete cessato di recitare la vostra commedia, e noi non abbiamo cessato di ascoltarla, ormai rassegnati senza un bagliore di speranza.
Con severo cipiglio, vi sbarazzate in primo luogo, d'ogni dualismo che vi si oppone, annichilendo lo spirito di lotta, censurando le proprie convinzioni, svilendo la verità, che conosce soltanto voi e non può essere la verità di nessun altro.
Le sirene del malcontento tornano a risuonare, pronti ad allargare significativamente l’offensiva e i bombardamenti, per dare il via ad un'escalation di violenza.
Siate maledetti voi che ammassate le vostre ricchezze,
consapevoli di averle confiscate senza scrupoli,
togliendo a noi il diritto ad una vita dignitosa, almeno dignitosa.
Siete dei predatori senza scrupoli,
con null'altro valore al di fuori del rendimento e dell’investimento finanziario, in attesa, dietro l'angolo, pronti ad intimare "O la borsa o la vita"con una pistola puntata nella mano. La vostra lurida esistenza, di viscidi vermi, è al servizio del demone della carestia, per affamare miliardi di creature e ha reso questa società ingiusta, fondata su principi che non riconoscono per tutti, l'uguaglianza di fronte al diritto alla vita.
Siamo stanchi di essere poveri e tristi, siamo stanchi di voi.
Ladri, ladri! Maledetti, sarete maledetti!
.
PeSte©2015

giovedì 10 dicembre 2015

Orientarsi

A lungo ho creduto di essere una stella fissa, ma non lo sono,
sono un pianeta vagante che non serve per orientare il cammino.
Non sono d'aiuto a coloro che vogliono vederci chiaro, dentro di Sè, 
che hanno il coraggio di guardare in profondità, dentro il loro abisso.
Gli schemi ripetuti, le maschere che hanno indossato, 
le corazze e le barriere che hanno creato per diventare ciò che sono.
Io posso dirti fa’ così: sii sempre te stessa,
non smettere di nutrire quel che è la tua essenza.
La tua bellezza fulgida, il tuo orgoglio.
Ogni giorno, in ogni circostanza,
fa’ che le nubi avvolgano i tuoi luoghi in fondo all’addome e la pioggia dirompa, quando qualcuno voglia minacciarli. Non lasciarli entrare, non troppo, lascia che il sereno resti sereno variabile.

sabato 5 dicembre 2015

Io e lui diversamente disabili


.
Ho bisogno di farti una rivelazione. Ascoltami,
aiutami a fare il primo passo per abbattere il muro che da sempre esiste tra non vedenti e normovedenti, tra disabilità e normodotati.
Per quanto è vero che io sono io, talune volte mi sono tenuto distante per paura di sbagliare l'approccio, tal altre di essere sincero di cuore senza riuscirci mai veramente, perché i rapporti con gli altri sono da sempre uno dei miei problemi. Già da bambino facevo fatica ad ingoiare aria e risputarla a parole. Un disagio, un insulto protratto nel tacere di fronte alla bellezza delle parole, senza riuscire a lanciare un segnale d'aiuto o un mayday.
Ma mi sarebbe piaciuto anche e forse di più, fossi stato capace di mettere a proprio agio gli altri, uno che aiuta la gente e non può fare a meno della loro compagnia. Non è andata così. L'abitudine a guardare la bellezza mi ha messo sotto gli occhi le nostre diversità: La sua bocca non si apre elegante, non fa danzare poche sillabe alla volta, nè accenna sottili sorrisi. Non riuscivo nemmeno a capire cosa mi stesse raccontando con quella sua gioia sommessa. Parlava senza fiato, senza metodo, in un dialogo solo accennato, dove il buio regna sulla bocca incomprensibile. 
Il primo appuntamento e sono io che non capisco che non so fare niente di quello che vedo e ignoro pure che meccanismo c'è dentro e quale processo c'è dietro. Il silenzio educa all'ascolto, alle parole mute dei sentimenti taciuti, agli sguardi distanti che ti scrutano, insegna la bellezza delle cose, accende l'attenzione su chi vive la vita degli altri dal piano terra, senza disturbare nessuno. La sua vita è fatta così, resta sempre al suo posto, sempre uguale a se stessa, rigida e con poche cose da dire, senza atomi di bellezza. 
Io e lui, per certi versi siamo due pianeti simili, su orbite parallele, intorno alla vita degli altri. 
E' bella la vita di voialtri, sapete? Siete tutti belli a guardarvi.
Tra due universi c'è sempre un pezzo di strada da fare. Sono andato nella sua direzione per incontrarlo, per pedalare insieme con le nostre biciclette, nel cielo di una brezza fresca e disegnata di foglie autunnali. 
La sua scia alzava le foglie e le faceva volteggiare a destra, poi a sinistra, poi le spingeva in avanti, poi le risucchiava indietro. 
L'andatura era così fragile che ogni volta ero pronto a raccoglierlo, se ce ne fosse stato bisogno.
Le parole mute tra di noi, spiegano il valore della lentezza, rieducano all'ascolto del cuore, all'attenzione nel prendersi cura degli altri. 
Lo vedo. I suoi occhi asimmetrici, scuri e con gli angoli un poco rivolti in basso, questo pensavo, mentre stringeva morbido, le mie mani alle sue.
La mia sfera dell'intimità è data dalla distanza del mio braccio teso con il mondo, un mistero trascendentale che emerge quando c'è da conoscere un altro microcosmo. Lo ha spezzato quel suo bacio, un atto di congedo che contiene oltre il grazie anche l'arrivederci.
.
PeSte©2015

martedì 29 settembre 2015

...non ancora

L'amore non ha detto "no" 
ha detto solo "non ancora",
sei tu che non capisci, 
perchè l'amore non è crudele.
Quel dolore che non si arrende 
è la volontà che hai
nel desiderio di ognuno
di trovare un posto a cui appartenere.
Ma tornerà,
è sempre difficile resistere
alla tentazione di tornare, non è vero?
Indosserà di nuovo
il tuo sorriso migliore,
correndo all'impazzata
per le quattro rampe di scale,
urlando a tutti la sua felicità
Nell'attesa che la realtà finalmente
diventi migliore dei tuoi sogni.
e richieda parecchie
delle tue attenzioni e delle tue energie

domenica 27 settembre 2015

Cercasi musa disperatamente

Cercasi musa disperatamente
.
Nello scrivere di magia è sempre buona regola 
avvicinarsi con cautela a questo Mondo,
delicato negli argomenti e nella complessità,
che lo rende scienza poco consigliabile e assai pericolosa.
Non svelerò arcani e misteri, ne' formule segrete,
ne' pozioni, rimedi o potentissimi incantesimi.
Narrerò dell'indole appassionata di un'artista,
che prodigo, s'affanna nel descrivere la bellezza,
con tale immaginazione, da renderla forma d'arte.
Della necessità sua che sovente diventa virale,
d'una Musa che adagi la sua impronta ispiratrice,
senza la quale allo sguardo tutto perderebbe d'interesse.
Artista, poeta o pensatore chiunque egli sia,
ognuno ha la sua Musa ispiratrice, amante di razza,
da tener nascosta nell'armadio dei giorni di magra.
Non credi anche tu sia ingiusto che un essere umano
sia lasciato solo in un momento tanto delicato?
Quella sensazione d'abbandono e d'impotenza
che stimola noi creativi ad esprimersi in forma autodistruttiva.
Loro, le dilette vestali, altro non chiedono
che di accompagnarti fuori da questa terra di mezzo,
condurti tra molteplici universi per vivere pienamente la tua vita.
Il bene supremo è se il tuo cuore conosce il rito per evocarle,
perché le emozioni devono avere per forza un volto,
altrimenti senza il Mito l'amore diventerebbe solo una storia.
Se c'è una cosa di cui mi dolgo, è nello spreco di molte mie
svanite visioni e di quanto maggior elogio avrebbe meritato la bellezza.

sabato 26 settembre 2015

All'amore abbiamo detto basta e abbiamo detto ancora,

All'amore abbiamo detto basta e abbiamo detto ancora,
abbiamo detto cento volte ti amo e cento volte è finita, 
Non arriverò a dire che siamo circondati da squilibrati 
la cui incoerenza è pari solo alla loro capacità di ingannarsi.
ma ci dovremo infine arrendere davanti all'evidenza. 
che le leggi della natura esistono, sono percettibili,
e comunque vadano le cose, uomini e donne
hanno un sistema di sensori vitali diversi l'uno dall'altro.
Noi esseri umani abbiamo bisogno di storie
che ci nutrano quasi quanto abbiamo bisogno di cibo sano,
di aria pulita e di acqua pura, Ci divertiamo
a complicarle per rendere la vita più interessante,
e poterla vivere intensamente.
Come delle matrioska ognuna inseribile in una di formato più grande,
fatte di mezze bugie e terzi di verità, di volti e di risvolti,
di dubbi e di sospetti che spingono a chiedersi
quanto lui e lei si conoscano veramente.
Dicono di amarsi, ma non si conoscono
Il fatto è che nessuno sa chi siamo veramente
come facciamo quindi a sapere qual'è quella giusta,
in base a come le piace vestirsi,
se ha i nostri stessi gusti o amiamo entrambi farci dei tatuaggi?
Siete mai stati mollati o avete mollato voi qualcuno?
Tutti siamo stati innamorati, ma non sappiamo mai
qual'è il vero amore fino a che non è andato perduto.
E forse nemmeno esiste il vero amore,
abbiamo solo paura di ammetterlo
continuando a fingere qualcosa che non siamo,
Passiamo la vita a rivoltare noi stessi
nella sola speranza che esista qualcosa,
qualcosa che renda migliore quel che riusciamo a essere.
E se quella cosa non esistesse affatto?
Non fosse lo strumento più potente per superare la paura del tempo,
la paura della solitudine, la paura e il vuoto in ogni senso?
Solo tu puoi risponderti, ma se stare con lei è andare in un posto
in cui non eri mai andato prima, se riesci a vedere le cose intorno a te
cominciare a formare uno schema, che mette a posto
ogni singolo pezzo della tua vita e lo hai tutto chiaro lì davanti a te.
Se per la prima volta ti accorgi di stare davvero vivendo,
e che non hai bisogno di fare qualcosa per essere felice,
ma che avviene comunque....allora quell'amore esiste.

parlo di me

Ho un tesoro interiore che è nato con me. 
credo sia stata mia madre a donarmelo,
avvolgente come una maglia di pura lana,
che mi tiene al riparo dagli inverni della vita.
La felicità è spesso qualcosa che spaventa,
effimera e delicata da conservare.
cosi banale da sbandierare come vessillo
che molto spesso si preferisce mostrare
la croce che ognuno si porta sulle spalle.
Con l'età diventa forse fisiologico
sentirsi a suo agio nel proprio habitat naturale,
conoscere il giusto significato da dare alle cose
e il modo in cui vederle, frazionando ogni intero
in più parti e ancora e ancora,
imparando a non pretendere più niente dagli altri e da se stesso,
Ma se tutto questo può essere definito serenità,
c'è qualcosa di più profondo , una leggerezza spirituale
che mi appartiene da sempre, un mondo interiore
fatto di creatività e di fantasia, che mi
ha permesso ogni qualvolta di andare oltre ogni ostacolo
e se sono caduto con tenacia di rialzarmi.
E' un energia che si trasmette con scariche di felicità
che giungono quando meno te lo aspetti e non sai spiegare.
ovunque e dovunque tu sia da solo o in compagnia
per riportarti la gioia di vivere e tutto il tuo amore per la vita.

prima scena

E' naturale del carattere delle donne disdegnare chi le ama
e sovente amar chi, senza nasconder, di lor si sdegna,
lo è trafiggere il cuor sincero che fa dell'amore la sua fede
che tenera carne si diletta a cuocer sui carboni ardenti.
Rapito nel penetrar quegli insondati misteri della vita
camminava tutto dedito a coltivar la mente
con l'intento d'avanzar questo e rimuover quest'altro
al fine di non risvegliare quei maligni istinti di natura.
Come se l'amor stesse provando,
a forza di provocazioni, il reciproco livello di tollerabilità,
nel negar se stesso in schermaglie d'amorosi sensi,
dove i velati sorrisi saranno tenuti segreti dentro l'occhi,
tra dispute sanguinose ed interminabili lotte,
per sostituir fiori e parole dolci con tutti e due i cuor ridotti in pezzi.
- E inghiottiamoci anche questo rospo nel brindare
alla volubile incostanza che nelle donne è d’uso!!
Si creda che ci sia soltanto lei al mondo di così piacente aspetto,
quanti come me hanno a dolersi per disgrazie simili
se non fosse ch'io son servo d'una demone
che al suo confronto le altre son angeliche creature
Una sorta d'immaturità l'accompagna, che sovente
possiede l'essere, nel cercar di voler tutto senza perder niente,
certa d'ottener con ogni sorta di smorfiosi gesti.
Avessi il potere d'un dio la farei sprofondare in fondo al mare
ma quella non s'affoga, garantito -.
In preda a quest'astratti furori giunse infine a capo chino,
alla sua dimora. Sull'uscio c'era il Lorenzo che l'attendeva
- Finalmente, pensavo d'aver sbagliato il giorno, il mese oppure l'anno !!-
Si fermò davanti a lui, mantenendo lo sguardo basso,
per paura che leggesse nei suoi pensieri tutta l'angoscia
provata sul momento.
Cotto dal sole e reso asciutto nel fisico dal vagare,
i modi gentili in misura sufficiente ed il gentile aspetto,
davan certezza d'ottener sempre tutto senza sforzo e senza sudore,
Stimato per le qualità e le cospicue rendite prodotte dai suoi avi
aveva certa l'invidia di chi carezza il suo disegno e libero può scegliere
d'andar lento oppure veloce in base alle proprie voglie,
dietro al tempo tiranno senza affanno,
di chi non ha mai conosciuto quella sudditanza,
quel gravoso tributo che non lascia spazio alcuno.
- Hai perduto la strada nel ritorno, da quel che posso intendere,-

prove di poesia

Accumulo consapevolezza nell'impasse di un'attesa, 
che si agita in attivo e in passivo.
in passivo e in attivo come un’altalena in cui mi rincorro.
Mancanze, di cose piccole, minuscole,
minuzie di cui sono sulle tracce da lungo tempo,
di cose e di non cose, che per natura hanno radici
abbarbicate nella roccia, che però non vanno mai così a fondo,
carenti della costanza necessaria, in un dettaglio insignificante
nella qualità che le renderebbe uniche.
E' utile che la verità faccia il suo buon servizio
nell'unico binario di corrispondenza tra teoria e fatti,
ed è una spiaggia spesso flagellata dal mare in tempesta,
al contrario del galletto della banderuola sul tetto,
che se incalzato si lascia girare dal vento
senza opporre resistenza, riuscendo anche a dormire la notte.
Val più un'oncia di reputazione che mille libbre d'oro
diceva a modo di punzecchiare un vecchio detto,
la verità è come l'acqua, scompare, affonda e poi riaffiora,
dove vuole, quando non deve, per aggredire e farti cadere nel baratro
E dio disse loro: eravate pecore tra i lupi, siate prudenti come serpenti,
ma puri come colombe

venerdì 25 settembre 2015

...1...2..3 Stella!!

Quella è Sirio la stella più splendente,
quella è Canopo nella costellazione di Carena, 
quella è Arturo, Alfa Centauri, Vega, Procione,
Capella, Betelgeuse. Dimmi perchè ami tanto le stelle?
Perchè io ci voglio andare!!
Ma sono mete molto lontane da raggiungere!?....
Non se conosci la scorciatoia. Chiudi gli occhi...1..2..3..Stella !!

sabato 19 settembre 2015

Ulisse e Penelope

Amori miei, le sagome dei vostri corpi,
sono ancora disegnate con un gessetto bianco ,
sopra il pavimento del cuore e la' vengo a cercarvi,
quando la paura di trovarmi più solo
di quanto non riesca a sopportare,
e di quanto io stesso desideri,
diventa per me insostenibile.
Sono quei giorni, quelli che arrivano
quando meno te lo aspetti e portano con se'
il vuoto intorno o peggio ancora dentro.
E' allora che il desiderio, è quello di vivere storie,
con il flusso del sangue e non più solo con la mente.
Così vago e desideroso di quel sentimento,
giunto talvolta così vicino a me, da sentirne il respiro,
e ogni volta mi ha riempito il cuore d'entusiasmo,
per lasciarmi poi sgomento, alla fine di ogni inizio,
incurante delle pene e d'ogni spasmo.
Non è facile eseguire insieme quella melodia.
Cercare con la stessa frenesia del compositore,
che chino, con le mani sulla tastiera
cerca quella nota, quell'accordo
per completare la sua sinfonia,
e finalmente concedersi un'emozione nuova.
Chissà se anche tu sei sola e mi stai pensando,
mia Penelope,
chissà se dopo tanti anni mi aspetti ancora...
E dev'essere bellissimo incontrarti sul far della sera,
quando il giorno muore e la luna è in controluce.
Sentire l'alito freddo del sopraggiungere dell' inverno,
e nel cuore quel canto ch'è di primavera.
E sull'onda che mi riporta alla tua isola,
immaginarti dolce e piena di promesse.
Vogliosa di baci, di caldi abbracci e di carezze.
nell'incanto degli occhi tuoi, azzurri, nocciola o forse anche neri
messi con una cornice di capelli d'ogni tipo e di colore,
purché sul viso dolce, se anche con i segni della vita
che hai vissuto, frutto maturo, ma non passito.
E insieme aspettare l'autobus alla fermata
sotto la pioggia che ci obbliga vicini,
sentire appoggiarti morbida abbandonarti a me.
Rapito guardando Il tuo sorriso, fiero di labbra dal dolce succo.
Ah cento giorni di pioggia vorrei durasse quel bel sogno,
da vivere insieme a te accanto, stretti uno accanto all'altra.
E alla fine di quel sogno, non pentirmi mai di quello che ho dato,
e sempre fiero di quello che ho preso, del resto non mi importa,
perché rifarei, ogni volta, ne sono certo, tutto quel che è stato..

giovedì 17 settembre 2015

I bambini vittime dell' IS addestrati al terrorismo x

Soldatini di piombo allineati in parata
uno ad uno messi di fronte sul campo di battaglia, 
convinti di giocare alla guerra senza farsi male.
Venuti al mondo come carte assorbenti
ed avere ancora tutto, o quasi tutto, da imparare.
Con nessun altro rimedio di quello del serpente
di abbandonare la propria pelle e mordere velenoso.
Senza vivere l'innocenza del suo tempo
che qui non dimora e non aspetta
e il dolore a volte si gusta più di una gioia.
Con il braccio destro alzato a fare giuramento
e trattenere il respiro per negarlo al demone dentro.
E se l'amore non esercita più, non vede,
non si immagina, non indulge, si spegne.
Non si cura d'essere buono o cattivo,
sceglie d'essere crudele, nella speranza d'un rimbrotto
Ma i figli della guerra non hanno né padre ne' madre.
nati strumenti di Dio per morire da uomini ammazzati,
come una povera cosa caduta che la terra raccoglie.
Posseduti dal cinismo e armati fino ai denti,
sono la tigre, la pantera, il leone, portano devozione
alla frusta che li ha educati e al domatore.
Con un’ombra di paura, perché basta il gesto della frusta,
una mossa rapida, una presa robusta della mano,
l’esclamazione della voce per far tremar la bestia più feroce.
O sono forse soltanto cuccioli di cane tenuti al guinzaglio
che si fidano ciecamente del padrone.
mancano del sospetto, concedono il favore,
la totale fiducia senza che sia richiesta.
Vieni addestrato a non vedere la differenza,
del giusto e sbagliato e se la vedi comunque
allora è necessario valicarla, uscire dall'altra parte,
attraversare il confine che divide il tuo mondo,
da quello vanaglorioso e atavico dei grandi.
e e ti costringono a commettere gesti efferati e nefasti,
per addomesticare la mente , la tua innocenza non ha colpe
lei conosce ancora la sottile linea che divide il bene dal male.





sabato 12 settembre 2015

Il piccolo delfino spiaggiato sul bagnasciuga di Bodrum x



.
Lo hanno trovato spiaggiato come un delfino sul bagnasciuga.
Aveva solo 3 anni, il suo nome è Aylan Kurdi.
Immobile riverso sulla sabbia, senza capirne la causa, 
se sia stata la mancanza d'ossigeno o dell'acqua.
Non puoi accettare la morte senza prima aver vissuto..
ancor più se non ne hai avuto il tempo,
e poi nessuno si è preso la " briga" di «insegnargliela»,
il senso letterale di quella parola,
che non avrebbe saputo nemmeno pronunciare,
La morte arresta l''inarrestabile desiderio di conoscere di tutte le vite.
Nella sete di sapere di un bimbo nasce perfino il dubbio
che l'universo intero possa bastare.
In quella di un uomo, nel dubbio che insegue,
la fede non mette confini tra torto e ragione
e quel dio che dice di essere, non fa proprio le cose
che hai immaginato potesse fare o pensare,
Sembra che ancora dorma nel suo letto,
in quelle ore più buie della notte,
quando essa è più grande e più misteriosa,
sospesa tra l'ultimo bacio prima di dormire.
e il primo nel felice risveglio del mattino,
Non è forse lì che si svolge il rituale della sua specie ?
Sembrano uguali e dopo un po' non riesci più a distinguere
quali sono quelli degli altri dai tuoi, perché i bambini sono figli del mondo
e quando ti muore un figlio senti un dolore sordo. Intimo. Profondo.
Indescrivibile. Che rimane dentro… a vita.
E' convinzione comune che i più piccoli
possono vedere e parlare con gli angeli.
Il suo custode sarà affranto, per averlo perduto di vista per un attimo,
Non sarà facile giustificare il suo tremendo errore.
Sa di averla combinata grossa!!
E' per tutti gli errori commessi dal cielo
che è nata la solidarietà tra gli uomini
Galip suo fratello aveva 5 anni, è caduto in mare con lui.
Era il suo migliore amico, si sarà fermato ad aspettarlo..
Si saranno guardati negli occhi facendosi un sorriso,
poi sono andati via mano nella mano.

PeSte@2015

sabato 22 agosto 2015

L'isola che non c'è x

Emerse da molteplici eruzioni di lava incandescente,
adesso è una fucina spenta, con sbuffi che ancora si rincorrono,
nel cielo terso annacquato d'azzurro.
L'isola è remota con approdi impervi e misteriosi,
erosi e resi inagibili dalle tempeste. Sommersa,
da piante di fichi d'india, di agave, di mirto e di ginestre,
cresciute tra gli scogli ruvidi di basalto e le conchiglie lucenti
incastonate nelle sabbie come diademi.
D'intorno, ovunque guardi, a perdita d'occhio, una distesa limpida e piatta
avvolta nel silenzio rotto dal delicato sciabordio del mare.
Un letto su cui l'onda d'aria distende le sue lenzuola candide.
Venuta in esilio, spinta dagli abissi, fuggita lontano in eterna solitudine. 

Provi nel buio un'ancestrale paura,
quando scende la notte e le stelle si accendono,
La scogliera è all'erta, pronta ad arenare l’impeto del mare,
i boati violenti dei marosi, il prodigio delle maree.
l'enorme volume d’acqua che il dio Nettuno le muove contro
brandendo il suo terribile tridente, per riprendersi
quello spazio finito e il tanto mistero che lo circonda.
Quando l'oceano si placa ed è liscio come l'olio,
basta svitare la luna come una lampadina
fuori della sua sfera e miliardi di stelle si tuffano a specchiarsi
Allora puoi indovinare quali nomi dare a quelle luci,
partendo dalla più grande alla più piccola,
per ascoltare quello che l’anima non potrà mai tradurre.
Il maggior fascino è nell'immerso, è sommerso,
L'acqua al contatto provoca una reazione
che ti trasforma in un pesce. La metamorfosi è lenta.
da togliere il fiato, ogni volta, tanto da credere
di non poter riuscire a respirare di nuovo.
Poi lentamente cominci a sentirti un tutt'uno con l’acqua,
come quando con il mento appoggiato sul palmo della mano
ti sei perduto nel deserto delle solitudini,
e ad ascoltare c'era solo il bisbiglio delle onde. Roccia e onde.
Qui finisce il mondo nel suo piccolo. E ne comincia un altro.

giovedì 20 agosto 2015

Requiem per un amore x

Fissava qualcosa nel vuoto senza battere ciglio,
senza sapersi e senza volersi sapere,
Poi prende le distanze dal mondo 
e chiede di restare in silenzio
se è il silenzio quel che uno vuole,
perché l'amore chiede d'esistere
e non ne vuol sapere d'esser messo da parte,
ne' vuol vivere in carestia là dove regna l’abbondanza.
Straziante silenzio, da ridestare l'ululato ai lupi
e intenerire il cuor perfino ai sassi.
Qual donna è così avara di passione
da voler esser la tomba dell’amor suo
e spendere per se' l’eredità della sua bellezza,
la giovinezza del suo corpo, le amabili sembianze
su cui ogni occhio indugia.
Non è forse proibita l'usura a chi ne fa' quell'uso
che infelice rende colui che volentieri il prestito ne paga,
e sottrae se stessa, artefice di un inveterato male
all'indigente cuor suo tenuto in pegno,
fin a deprimer il corpo, invaso dagli umori a quella parsimonia.
Una distesa illimitata è il grano del suo tormento
venuto su dal nulla, schiavo del suo vizio,
ostinato a voler ciò che non lieto accoglie,
o accoglie sol ciò che lo rende inquieto al vivere
e confonde le due parti da dover distinguere,
a consumar se stesso ad una vita in solitario.
La solitudine sarà l'unica vedova che lo compiangerà
che nessuna forma di se' lascerà dietro in cotanto spreco di bellezza
Ruggine che corrode se stesso e distoglie l'occhi
a guardar per altra via, in preda a dubbi e timori,
Dolcezze non fan guerra a dolcezze e gioia di gioia si delizia,
al suon di due strumenti che cantano una stessa dolce melodia
Son due come l'unicità di sole e luna, di acqua e terra,
uno solo a furor poetico non può che esser definito uguale a nessuno

lunedì 10 agosto 2015

l'amore è un sentimento da tener nascosto x

Fiero nella certezza, ammonivo a non esprimere l'amore
perché teme se stesso ed il proprio peso,
gravoso sarà il solco profondo che lascerà nel cuore
ch'è folle speranza d'esser più forti di quella ferita.
L'ho visto, fender l'onde
a vigorose bracciate, sicuro, e, cavalcando sulle creste,
quasi muoversi in groppa a loro, rompendole di petto,
guizzante, con il suo cuore di delfino tra le onde,
e poi morirne senza, spiaggiato, morente d'asfissia
Si fosse affezionato di nascosto senza palesar la malattia,
ostacolato l'irrefrenabile desiderio di guardarla,
confidando nel proprio istinto, avrebbe scoperto
che c’è spesso del vero nelle sensazioni subitanee,
quelle in cui ancora non sai cosa sarà,
Davanti alla bellezza delle parole e alla purezza dei sentimenti
sapeva che una volta ascoltato il battito del suo cuore
e il profumo della sua pelle, niente sarebbe stato lo stesso..
Messo di fronte alla propria solitudine
sentiva a quel punto della vita, il desiderio di ripartire,
ponendosi la domanda, se fosse capace di prendere una direzione
completamente differente da quella che ci ha reso ciò che siamo.
e spendere il tempo che resta per un viaggio leggero e senza forma,
Decise d'esser pronto e sradicare ogni radice,
Ogni giorno anche lei sognava di essere liberata.
ma quando ebbe il suo corpo libero sentì di non averne più il coraggio.
Quel guscio vuoto, era per lei una prigione, ma anche un guscio protettivo.
Non era la paura a frenarla dal fare un passo decisivo,
ma la sua forte resistenza al cambiamento.
Non per invincibili passioni, ma per equilibri emotivi sotterranei
che si creano e si ha paura di alterare.
Restando si prese la briga di tutte le cose da rimpiangere,
e che rinunciando alla compiutezza di se',
tolgono il senso del vivere al tempo che ci sta davanti
ne' potremo considerarlo parte della nostra vita
Quando cambiano le cose e lasciamo che ci stringano fino a soffocarci,
esse generano un vuoto che ti risucchia
lasciando cadere la nostra anima dentro ad un nulla muto e spietato.
Restarono al buio, restarono in silenzio senza dire nulla.
poi lui si rivolse a lei dicendo "Sai quand'è che una storia d'amore
finisce, quando ti accorgi che ogni porta da aprire ti conduce all'uscita"
Mentre le ombre si allungavano durante le ore successive
lei cercò di incastrarne ancora il ricordo,
scoprendo che la solitudine sottrae presenza e addiziona dolore,
moltiplica mancanza e divide i corpi.

PeSte@2015

martedì 4 agosto 2015

Acqua, lievito madre e farina

Come fanno ad amarla, se lei non si ama? 
Come fanno gli altri ad amarla se lei non lo sa fare?
Se lo fanno come lo fa lei, così dura con se stessa?
Quale ingrediente le manca? 
La farina per darle consistenza?
Il lievito madre per la lievitazione necessaria?
Si ripiega su se stessa come fa con i suoi occhi,
cercando di far parlare poco di sè e bene,
con i sentimenti serrati nel cassetto e al sicuro dalla vita.
Vive di sogni e quando desideri tanto una cosa,
vedi soltanto quello che vuoi vedere
ma per farlo rischi di non vedere cose importanti.
Sembra che si è sposata solo per felicitare gli altri,
permettendo loro di prendere forza dalle sue debolezze,
Avesse accanto qualcuno di alti principi che non si approfitti di lei
potrebbe esprimersi dando il meglio di sè
Una crescita individuale che le permetta
di avere un legame sempre più profondo,
dove i ruoli spariscono e le donne possono decidere per sé.
Una maggiore consapevolezza
del proprio valore e della sicurezza che da esso deriverebbe,
Potrebbe aiutarla ad essere felice
E limitarsi nel dare se stessa
più di quanto sia realistico e salutare.
Se non amasse così tanto la sicurezza.
se non amasse così tanto la sicurezza.
e tutto ciò che per lei è fonte d'amore e protegge
non mancherebbe sempre ogni opportunità.
L’avventura ha in sé i semi delle possibilità e lei non ne vuole
Purtroppo non siamo tutti uguali,
gli eventi non corrispondono alla stessa maniera.
Fossero tutti come lei !!
Caduta su questo pianeta da un mondo migliore,
un mondo dove mi piacerebbe davvero vivere.
Senza contrasti, senza conflitti che lei aborre,
così piena d'amore, così fuori dal tempo.
Quando l'ho vista a terra, aiutandola ad alzarsi,
l'ho amata dal primo istante
per tutto ciò che è insito nella sua natura,
per le sue peculiarità, per la sua forza e per le sue debolezze.
amandola per l'originalità
convinto che come lei esistesse lei sola !!
I nostri sogni.... a volte si nascondono, si lasciano seppellire
sotto la terra in modo che possano sopravvivere,
vivi nella memoria giovani per sempre,
a scaldare le notti di ricordi, aggrappati al desiderio di vivere.
.
PeSte@2015                                                                                                                                  no

giovedì 16 luglio 2015

Iperbole d'amore


Un amore nobile il più più nobile dei sentimenti 
cerca la terra promessa, la sua energia
tra la latitudine della forza di uno sguardo
e la longitudine di un istante interminabile
nei crescendo dei momenti che sono nati e sono già in cammino.
Nell'ipnosi dei profumi che infiammano e avvolgono i sensi

riempie l’animo di un'indelebile poesia dell'esistenza,
che spesso non riesce ad avere ragione delle avversità
ammalandosi di una eterna nostalgia che non si può sanare
Protagonisti di un inebriante atmosfera d'incanto,
in quel futuro che ci viene incontro incontaminato e ancora intatto
il desiderio di un sogno ideale e morale
di un amore nobile che non abbia mai margine.


PeSte@2015

domenica 5 luglio 2015

Prologo

Mettere una parola dopo l'altra, 
frammenti di una storia che vado a raccontare. 
Questo è l'intrico straordinario di una vicenda 
che contiene qualcosa in più di quanto accade in natura.
Non tormentate la mente a cercar d'immaginare
qual sia il corso degli eventi, l'occasione di svelarsi
son certo non tarderà a venire. 
Vi spiegherò detto tra noi, da solo a solo,
quanto a quel tempo accadde e affinché troviate ogni cosa plausibile,
ciò che l'han reso evento fuori dall'ordinario
Non pensiate che tutto possa volgere per il meglio,
al mondo si sa è questione di fortuna,
ma confido che sia storia strana ed intrigante,
da sedurvi quanto basta per incuriosire
Non dilunghiamoci ancora in questo tempo,
ho gonfiato col mio fiato amico già troppo le vostre vele.
Lentamente prende vita lo sfondo, brillano pian piano i colori,
la storia inizia a prender forma.
Narra le vicissitudini di due giovani amanti,
la promiscuità d'ogni legame, l'eterna lotta
tra la somma luce dei sentimenti e la natura evoluta dell'animale.
Da un lato "L'amor che move il sole e l'altre stelle"
dall'altra le regole del branco, il gene nel quale rispecchiarsi,
il denaro, le ragioni e tutti i suoi compromessi.
Due chiavi, per intenderci, di come van le cose del mondo,
con cui la sorte spesso gioca.
.
PeSte@2015

mercoledì 17 giugno 2015

Malala Yousafzai


Dire che una penna abbia il potere di cambiare il mondo 
è un affermazione assai ottimistica e colma di retorica.
E' questo il tema della prova di esame di stato per ottenere la maturità. 
Se potessimo distogliere l'attenzione per un momento dal
lavoro, dalla famiglia, dai problemi nel quotidiano che ci assillano.
e a ritroso nel tempo sederci di nuovo sui banchi di scuola?
Finalmente liberi liberati dagli oppressivi insegnanti,
dai loro tediosi testi, forse sembrerà un'inutile sofferenza 
misurarci sul tema d'attualità che coinvolge i maturandi,
Ascoltare il suono di tamburi lontani dove scorre la vita vera.
Tirarci fuori da nascondigli protetti 
da cardini che sostengono porte massicce, al sicuro, 
preoccupati soltanto di vigilare sui beni materiali acquisiti.
Lasciare che passi in sordina la lotta di una ragazzina 
armata soltanto di coraggio, novella Donchisciotte dei nostri tempi.
La sua mente libera e aperta al rinnovamento, 
è fiorita in un mondo ostile e secolarizzato 
come quello dell'estremismo musulmano, 
La sua voce si perde tra le sabbie di una cultura in rovina,
Il suo nome è Malala Yousafzai.
E' un simbolo per la brutale aggressione ricevuta dai talebani,
per essere in contrasto con la loro religiosità malata.
Le hanno sparato alla testa, lei poco più di una bambina..
Le hanno sparato per aver creato un blog su internet 
nel quale denunciava l'impossibilità per le ragazze di leggere,
di studiare, di avere una possibilità di lavoro.
Ma non sono riusciti a spegnere la fiamma di quella candela,
miracolosamente sopravvissuta. Non hanno soppresso quella voce
che ancora più rindondante ha intrapreso la lotta 
contro le oppressioni culturali, 
contro chi nega la conoscenza e la voglia di sapere.
Mi chiedo quanto deve essere forte il bisogno di libertà
in certi cuori per sacrificare la propria vita
furenti dinanzi alle ingiustizie e il fervore a difesa delle idee. 
Chiede a tutti noi di abbandonare le posizioni di indifferenza
e occuparci di diritti civili elementari, convinta che fuori dal suo mondo
esista un mondo più giusto dove gli uomini sono liberi.
Liberi di avere una parte attiva nella difesa dei diritti
non solo quando i nostri interessi economici vengono lesi.
Ma i nostri desideri sono altrove,
annichiliti dalla monotonia di una vita di basso profilo, 
una libertà ceduta inconsapevolmente. 
Malala con un libro e una penna ha cambiato se stessa,
sta cambiando il suo mondo. Ha un grande sogno da realizzare,
fantastiche visioni per dare nuova luce ai suoi occhi 
come fu per Gandhi, Martin Luther king e Mandela
Assopiti sui divani delle nostre vite non ascoltiamo quell tamburo 
quel tamburo che batte un ritmo nuovo 
Centinaia di profughi arrivano sulle nostre spiagge, la primavera araba,
le lotte contro lo strapotere degli imperi finanziari delle multinazionali.
Chi non avverte il cambiamento in atto nel mondo 
è destinato a estinguersi come i dinosauri.
Limitarci a curare il nostro orticello non ha più un senso,
stare chiusi nelle nostre frontiere convinti di poter tutelare il nostro essere francesi, inglesi americani.
Siamo cittadini del mondo, abbiamo il dovere di combattere per una globalizzazione verso l'alto,
dove tutti abbiano libero accesso all'istruzione,
a una vita umanamente compatibile con il significato di essere umano.
Che ci siano dieci cento mille Malala Yousafzai
custodi del patrimonio del valore dell'uomo su questo pianeta.
La conferma di quella leggenda ebraica
"il mondo esiste perché trentasei giusti, umili e sconosciuti,
controbilanciano il male che lo distruggerebbe"
.
PeSte@2015

martedì 16 giugno 2015

L'ombra del silenzio


Una leggera smorfia sulla bocca le altera il volto
e gli sguardi fanno presagire il suo pensiero.
C’è sempre un perché ai silenzi prolungati.
Scivolano addosso pian piano e si infilano dal collo alle spalle,
alle braccia, allo stomaco, alle gambe e poi giù fino ai piedi.
Ambigui, così da farli sembrare un'incredibile coincidenza.
Sono giudizi poco attenti, distratti, buttati a caso.
e danno lezioni impartite a ciascuno in modo differente
Un'onda esausta, diluita, sfiancata dall'azione di contenimento.
che arriva a macchia d’olio a colonizzare tutto,
per non favorire l'eccessivo accumulo di consonanti sulla lingua.
Non è un unico tempo e non è mai la stessa cosa.
Il risultato di riflesso è chiaro, asciutto, pulito, lineare ed essenziale
provoca lacerazioni senza tessuto, ferite senza carne.
Se il sole esplodesse non ce ne accorgeremmo per otto minuti
giusto il tempo che impiega la luce ad arrivare fino a noi,
la terra sarebbe ancora illuminata e sentiremmo ancora il suo calore
Negli otto minuti che seguirono tutto sembrò uguale,
dopo, prima di ricomporre i pezzi,
le parve di caricarsi addosso tutto il peso del mondo.


Peste@2015

domenica 7 giugno 2015

Anche le mosche danno un senso tutto loro all'esistenza

E' cosa assai nota che anche le mosche nel loro piccolo si gasano,
in fondo è un loro sacrosanto diritto, 
purché seguano una regola importante: 
quella per cui occorre non esagerare,
nel non farsi prendere la mano da mania di grandezza.
È questione di sensibilità personale, di ritmo,
di acutezza psicologica, di focalizzazione sull'obbiettivo,
mentre l'improbabile governa la nostra vita.
In moto perpetuo, volando al centro della stanza
per mantenere sempre la stessa distanza dagli ostacoli,
evitando fastidiose complicazioni nella vita.
L'esistenza non è forse così per tutti ?
L'occhio la vede, la segue, la insegue, la cerca, la perde.
in quel mondo senza niente di immondo,
perché la qualità è subordinata al modo in cui
ti si propone la bramosia insaziabile dell'essere.
La cosa più buona che esiste da mordere e fuggire,
come fai a resisterle? Dove la mettiamo la curiosità?
E' una tragedia la curiosità, il desiderio di assaggiare tutto
E' peggiore della follia..E la curiosità riguarda la follia?
E' folle e incuriosisce, tutto ciò che abbia un sapore.
Leggi complesse manifestano la volontà di avermi creato,
incomprensibile attraverso l'impotenza della vostra mente
a cui lascio la libertà di esprimere ciò che pensate.
Anche perché, diciamocelo, che se ne fa il mondo
di un segno della vostra esistenza?
Ho scelto la mia vita tempo fa , ho capito chi ero
e da quel giorno non sono mai più cambiata per nessuno,
Mi sono piaciuta così, libera di sorvolare ogni condizione umana.

.
PeSte@2015

sabato 9 maggio 2015

anima in pena

Va scalza la notte 
a brancolar nel buio senza meta
in punta di piedi su l'umido grigio di pietre
cupe e incupite d'ombre 
di là dal giorno ancora odora la terra 
del ritorno di un'antica pace

La nascita di Venere x

Nacque da una candida conchiglia 
avvolta dalle schiume dell’oceano
uscendo dal mare, nuda come l'umanità,
mentre Zefiro tra terra e cielo
inseguiva Flora fecondandola con un soffio....
E lei all'improvviso si trasforma nella Primavera,
spargendo fiori dappertutto.
Non so come è successo,
ad un tratto ha sorriso e ci sono caduto dentro,
come se tutto accadesse nell'ordine naturale delle cose.
Son rimasto estasiato a guardarla e lei ignara del mio sguardo
voltandosi alle volte, mi guardava e poi abbassava gli occhi.
Aveva una figura bilanciata e simmetrica,
in perfetto equilibrio tra passione fisica e purezza spirituale,
tra esaltazione dei sensi ed elevazione dell’animo.
In perfetta sintonia con l'andirivieni del mare,
pareva una dea da venerare
con la dedizione di un monaco e il rigore di un guerriero.
Non amava le cose grandiose, le luci accecanti, i bagni di folla.
la vita per lei era semplice, doveva solo darle calore.
Stava bene in un posto se poteva restare in silenzio,
chiudere gli occhi e sentirsi a suo agio così, semplicemente serena.
Ma la bellezza trova misura di se
solo quando rivela tutta la sua fragilità.
La grande lezione che da la sofferenza,
a volte invisibile ma sofferta,
di quella paura che riempie ogni piega nel poco che sempre siamo.
L'inquietudine di sentirsi inadeguati,
la paura nel tutto di sbagliare,
di non sentirsi all'altezza,
dolorosa come una ferita che si riapre ed è
presente ogni giorno. Mille domande,
mille aghi le trapassano la mente, per giungere in fine a
scegliere di non avere il coraggio di scegliere
e dare alla vita il compito di prendere ogni decisione.
Chi le insegnò la paura?
Quando iniziò a vedere negli altri
mille piccoli atti di coraggio e nei suoi un fondo di viltà?
Desiderare di più, senza accontentarsi,
possedere già la bellezza,
e null'altro guaio del tempo che generano le nubi.
Allungando l'ombra di se stessa sull'acqua
per cercare, sopra miscugli di sabbia, fine e bianca,
di emergere sulla terraferma,
senza più timore che il cielo la sfami e la disseti,
fuori, lontana dalla conchiglia del suo mistico mistero
dove non tornare mai più.

.
PeSte@2015

venerdì 1 maggio 2015

..a lei che da vino al vino e pane al pane

Cos'è che ti rende così
necessaria al mio vivere 
sei cibo per la mia bocca, 
l'alito di un respiro?
La fragranza tua 
è profumo di natura che si risveglia 
Di cosa odori, 
quale fiore ruba la tua delicata essenza ? 
Dimmi ti prego, 
cosicché possa sentirti accanto 
senza tenerti prigioniera.
E' arancio amaro, rosa, fresia o la gardenia?
I sensi galleggiano sulle tue delicate note 
evidenziando ogni dettaglio
Ignara lo rendi ancor più seducente 
con quel gesto che fai, 
tuo e tuo soltanto, 
Adoro quel vezzo che hai 
di aprirti al mondo sempre con un sorriso
Avrò mille ragioni per amarti 
e ancor più sensazioni
ma quel gesto rimarrà 
per sempre nella mente.
La tua bellezza mette in soggezione.
 I miei occhi capiscono il regalo.
Mi piace credere di averti per me, 
illuso che a tutto si può arrivare 
e contenderti al mondo tuo così pieno.
Se sognare da vita a qualcosa, 
tu sei venuta fuori dai miei sogni, 
riempiendo il  bisogno di cielo
L'amore che conoscevo
si fermava agli occhi,  
tu arrivi dritta al cuore,
senza la nostalgia, le promesse abbandonate
il vedermi sollevato quando andava via
Ho imparato a custodire 
quel poco che possiedo 
e dell'amore sento il bisogno,
per cogliere l'attimo, 
che sia un istante o una vita intera.
L'amore che dà l'emozione più grande,
non conosce se arriverà a domani, 
fugge la monotonia bruciando ogni attimo.
come fosse preda del sortilegio d'un alchimista .
Tu sei l'innocenza che amo
di chi da vino al vino e pane al pane.