Amori miei, le sagome dei vostri corpi,
sono ancora disegnate con un gessetto bianco ,
sopra il pavimento del cuore e la' vengo a cercarvi,
quando la paura di trovarmi più solo
di quanto non riesca a sopportare,
e di quanto io stesso desideri,
diventa per me insostenibile.
Sono quei giorni, quelli che arrivano
quando meno te lo aspetti e portano con se'
il vuoto intorno o peggio ancora dentro.
E' allora che il desiderio, è quello di vivere storie,
con il flusso del sangue e non più solo con la mente.
Così vago e desideroso di quel sentimento,
giunto talvolta così vicino a me, da sentirne il respiro,
e ogni volta mi ha riempito il cuore d'entusiasmo,
per lasciarmi poi sgomento, alla fine di ogni inizio,
incurante delle pene e d'ogni spasmo.
Non è facile eseguire insieme quella melodia.
Cercare con la stessa frenesia del compositore,
che chino, con le mani sulla tastiera
cerca quella nota, quell'accordo
per completare la sua sinfonia,
e finalmente concedersi un'emozione nuova.
Chissà se anche tu sei sola e mi stai pensando,
mia Penelope,
chissà se dopo tanti anni mi aspetti ancora...
E dev'essere bellissimo incontrarti sul far della sera,
quando il giorno muore e la luna è in controluce.
Sentire l'alito freddo del sopraggiungere dell' inverno,
e nel cuore quel canto ch'è di primavera.
E sull'onda che mi riporta alla tua isola,
immaginarti dolce e piena di promesse.
Vogliosa di baci, di caldi abbracci e di carezze.
nell'incanto degli occhi tuoi, azzurri, nocciola o forse anche neri
messi con una cornice di capelli d'ogni tipo e di colore,
purché sul viso dolce, se anche con i segni della vita
che hai vissuto, frutto maturo, ma non passito.
E insieme aspettare l'autobus alla fermata
sotto la pioggia che ci obbliga vicini,
sentire appoggiarti morbida abbandonarti a me.
Rapito guardando Il tuo sorriso, fiero di labbra dal dolce succo.
Ah cento giorni di pioggia vorrei durasse quel bel sogno,
da vivere insieme a te accanto, stretti uno accanto all'altra.
E alla fine di quel sogno, non pentirmi mai di quello che ho dato,
e sempre fiero di quello che ho preso, del resto non mi importa,
perché rifarei, ogni volta, ne sono certo, tutto quel che è stato..
Nessun commento:
Posta un commento