mercoledì 27 luglio 2016

La mosca caduta nella tela del ragno

Com'è arduo pronunciare il tuo nome,
così breve che servono meno di due battiti di ciglia
a liberare i miei pensieri più belli,
che si trasformano nel dolce viso tuo.
Amabile è la dolce armonia che ti governa
e non permette al tempo i suoi soprusi,
fors'anche la ravviva agli occhi miei,
e rende a me ancor più caro il tuo volto.
A te che affondi le radici nel mio arido cuore,
a volte mi racconterò di averti conosciuta,
in questa e in altre vite, ma non mi crederò.
Niente avrà più lo stesso sapore di prima.
Ora puoi comprendere cosa prova
la mosca quando cade nella tela del ragno.
Qual donna dimmi è tanto avara di passione
da voler esser la tomba dell’amor suo
e spendere per se' tutta l’eredità della sua bellezza,
la giovinezza prorompente del suo corpo,
le amabili sembianze del suo volto su cui ogni occhio indugia.
Non è forse proibita l'usura a chi ne fa' quest'uso?
.
PeSte©2016

Nessun commento:

Posta un commento