Questo è un mondo estremo,
diviso dalle lingue e dal colore della pelle,
dalle distese dei mari e dai rilievi dei monti,
dal denaro dei ricchi e dalle bestemmie dei poveri.
Ognuno con una regola assegnata.
Ognuno con il proprio sistema solare.
Dall'Alfa fino all'Omega,
sono per sempre i confini di questo gioco.
Se ti piace immaginare, immagina questo paradosso:
porsi tra due specchi paralleli e contrapposti,
dove la luce rimbalza, avanti e indietro, riflettendo se stessa,
da uno specchio all'altro, prima di raggiungere i tuoi occhi.
Puoi così contemplare l'effetto
di vedere moltiplicare all'infinito il riflesso di un oggetto,
da entrambi i lati.
Stupefacente vero, ma non è ancora lo scopo,
che mi ero prefisso di farvi immaginare.
Sembra un pensiero inconsueto,
ma chi mai amerebbe il consueto,
tanto meno se hai a che fare con la fisica teorica.
Il trattato:
Sono le persone che nessuno immagina pensare a certe cose,
quelle che pensano a cose che nessuno può immaginare,
così complicate che solo loro sono in grado di descrivere.
Fine del trattato.
I mondi paralleli esistono e interagiscono tra loro.
Sono bizzarrie della realtà a livello dei suoi costituenti più intimi,
governati da fenomeni, che spesso fanno a pugni con il senso comune.
Eccomi qui, prigioniero, spolpato dalle donne,
ridotto a un poveraccio senza più speranza,
fino alla fine dei miei giorni, per sempre alla deriva.
Se solo potessi immaginare...
Tutte quelle immagini di me stesso,
riflesse nello specchio dimensionale,
collocate in una miriade di mondi paralleli, tre, dieci, mille,
con infinite discordanze tra una e l'altra.
Differenti identità in cui ognuna ha subito differenti destini,
modificati dalla divergenza sulle decisione prese.
In alcune potresti essere morto di malattia,
in altre hai raggiunto la felicità,
altre ancora hai potuto vivere accanto alla persona amata,
in certe altre l'hai perduta.
Magari una volta o due hai ottenuto una vita più agiata,
grazie ad una fortunosa vincita al Superenalotto.
Esiti diversi nel trascorrere degli avvenimenti successivi,
per sperimentare ogni condizione umana,
uomo, donna, bianco, nero, ricco e povero.
E valutare come hai saputo condurre la tua vita
in funzione di quella condizione, sotto ogni profilo,
senza attenuanti, con tutte le possibili variabili a disposizione.
Poi al termine se desideri inserire,
un Budda, un Dio, oppure la giuria di Xfactor,
che se vuoi, giudica e ti assolve o ti condanna,
libero di farlo a tuo piacimento.
Questa sarebbe una valutazione giusta e democratica,
per capire chi sei veramente. E di questa mia teoria,
spero il Padreterno abbia tenuto conto per fare le sue scelte.
.

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