martedì 25 aprile 2017
Scrivere
.
Suona strano ma non lo è.
Le persone più introverse,
possono essere raffinati interpreti dell'arte del dire,
non perché padroni dell'arte oratoria,
anzi è quasi sempre il contrario.
Colpiti dal fascino del linguaggio,
dalla combinazione infinita delle argomentazioni,
dalla capacità di scegliere le parole,
orientati verso una figura retorica piuttosto che un'altra,
sono capaci di cogliere l'aspetto proprio e improprio,
di ogni parola, da aggiungere o togliere al risultato,
che suonerebbe sfocato e stucchevole.
Vorrei essere come uno di loro, essere un poeta,
nello spazio chiuso della solitudine.
Immobile nella riposante penombra,
in attesa che la sua musa ispiratrice venga a fargli visita.
Nel magico sfavillio di piccole luci scintillanti,
che avvolgono con il loro gioco di luci ed ombre,
e lentamente scendono su di te per accenderti l'ispirazione
... a quel punto basta solo allungare la mano,
per cogliere e realizzare qualsiasi sogno.
.
PeSte©2017
Il lato B
Ovunque lo noti lo guardi, se lo guardi lo giudichi,
piccolo o tondo,
pera o pesca, o a mandolino,
è la forma anatomica di lei più bella,
che elogi o la mortifichi,
ma da che mondo è mondo viene notata più di un bel visino.
In quest'epoca buia della civiltà,
tabù per ogni sognatore,
se le guardi negli occhi sembrano diavoli non donne,
e di certo c'è che ognuna di loro sa bene come metterti ko.
Nel gioco delle parti illudono che sia tu il predatore,
e come lo scorfano una volta preso nella rete,
sarai rigettato a mare se non sei uno ok.
In ogni donna c'è qualcosa di allegro,
che spesso tracima, trasborda, straripa, tracolla, traballa.
se hai tutto quello che lei sogna,
lei ti fa sognare davvero,
sulla giostra dove sali,
gira la testa e sembra che il cuore sballa.
Per sempre agli antipodi e per questo attratti
in amore uguale zero speranze,
una lo vede simbolo del cuore l'altro lo rovescia,
il punto fermo nell'immaginario dell'uomo,
da cui la donna prende subito le distanze,
irritata d'avere un bersaglio la dietro dove finisce la coscia.
Bisognerebbe chiudere certe opere d'arte in cassaforte,
invece di farle girare liberamente per strada,
tenendo lontane quelle lumache,
che le sbavano dietro per farle la corte,
ricordando che non è solo la lingua
ad uccidere più della spada.
Contemplando,
diventa recente anche l'antico,
la giovanile bellezza,
le ostinazioni d'un mulo,
gli occhi ansiosi guardano con piglio romantico,
la parte anatomica di lei più bella: il suo bel culo.
.
PeSte©2015
piccolo o tondo,
pera o pesca, o a mandolino,
è la forma anatomica di lei più bella,
che elogi o la mortifichi,
ma da che mondo è mondo viene notata più di un bel visino.
In quest'epoca buia della civiltà,
tabù per ogni sognatore,
se le guardi negli occhi sembrano diavoli non donne,
e di certo c'è che ognuna di loro sa bene come metterti ko.
Nel gioco delle parti illudono che sia tu il predatore,
e come lo scorfano una volta preso nella rete,
sarai rigettato a mare se non sei uno ok.
In ogni donna c'è qualcosa di allegro,
che spesso tracima, trasborda, straripa, tracolla, traballa.
se hai tutto quello che lei sogna,
lei ti fa sognare davvero,
sulla giostra dove sali,
gira la testa e sembra che il cuore sballa.
Per sempre agli antipodi e per questo attratti
in amore uguale zero speranze,
una lo vede simbolo del cuore l'altro lo rovescia,
il punto fermo nell'immaginario dell'uomo,
da cui la donna prende subito le distanze,
irritata d'avere un bersaglio la dietro dove finisce la coscia.
Bisognerebbe chiudere certe opere d'arte in cassaforte,
invece di farle girare liberamente per strada,
tenendo lontane quelle lumache,
che le sbavano dietro per farle la corte,
ricordando che non è solo la lingua
ad uccidere più della spada.
Contemplando,
diventa recente anche l'antico,
la giovanile bellezza,
le ostinazioni d'un mulo,
gli occhi ansiosi guardano con piglio romantico,
la parte anatomica di lei più bella: il suo bel culo.
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PeSte©2015
sabato 22 aprile 2017
A misura d'uomo
Doveva essere questo istante, e questo istante è,
quest'istante sarà. Da oggi in poi, sarà per sempre,
fino alla fine del tempo, per l'eternità,
Consapevole di ciò che sono, unico,
con caratteristiche irripetibili.
Un capolavoro che non ha prezzo.
Le opinioni degli altri su di me: incomprensioni.
Il mio unico scopo è di cambiare i giorni che mi restano,
da scegliere uno ad uno e metterli in fila.
Con un laccio da stringere sopra ogni ferita,
per fermare ogni emorragia e continuare a vivere.
E' così che ho imparato a sopportare la pena,
al contrario di chi preferisce chiamarla soltanto noia.
Benvenuto nel declino,
anche se non si rinnega niente della storia
che ci ha portato fin qui.
Ora stai pure comodo dentro ai tuoi giorni,
di una taglia più grande, così che non tirano le cuciture.
Ti preoccupi di star bene, di non avere sorprese,
magari non è proprio la vita ben attillata dei tuoi gusti,
ma così hai tutto il tempo per dedicarti ad altro.
In fondo tu un vestito ce l'hai e l'hai sempre avuto,
non hai bisogno di andare in cerca per negozi.
Certo se avessi scelto con più accuratezza
avresti preso sicuramente un altro modello,
ma poi dovevi restare in perfetta forma e non sgarrare mai.
E non è questo alla fine che cerchiamo tutti,
un abito comodo che permette di muoversi in libertà?
Tu dici che volevi un abito dalla linea originale
quello che ti faceva sentire unico,
ma poi non hai trovato la stilista giusta:
quindi ti sei accontentato
di una vita da grande magazzino.
Costa poco,
materiali di seconda scelta, appaga poco.
Ogni volta che la indossi
per far si che sembri più accurata,
la lavi, la stiri, riattacchi un bottone.
Con il tempo lei sbiadisce, diventa lisa:
certo una vita fatta così non regge,
poca spesa poca resa.
Non ti fa sentire te stesso. Resti nudo.
Hai voglia di continuare a dare la colpa al fabbricante,
sei tu che hai scelto e non prestavi attenzione,
perciò ora trovati qualcosa da metterti addosso;
Che sia roba buona, che ti appaghi, ti dia calore,
non ripetere lo stesso sbaglio di allora
quando pensavi che il meno peggio
fosse ancora una scelta possibile.
Impegnati ora che hai imparato,
ora che sai che è meglio
una autobiografia scarna, ma intensa,
ad una storia che riscrivono tutti uguale,
anche se sembra più ricca e interessante.
Meglio un peccatore sincero e coerente
che tanta "bella" gente piena di cerone
per non farci vedere la loro vera "pelle"
Fatti una vita su misura,
intreccia i filati migliori, suda per il tuo prototipo.
Scegli accuratamente i particolari.
Sarà il vestito della festa,
quello che non vorrai mai buttare
nemmeno quando sarà vecchio e pieno di buchi,
che sentirai speciale ogni volta che lo indossi
ammirando ogni giorno le sue fattezze,
le perfette cuciture e il pregiato tessuto.
Non trascurare nemmeno il colore che è importante.
Non scegliere il bianco e il nero.
sono tinte assolute e definite
che non ammettono associazioni di idee
poiché questo le snatura.
Scegli dei colori che hanno un linguaggio tutto loro,
non temono di attenuare o accentuare la loro tonalità,
nemmeno di unirsi insieme per formare qualcosa di diverso,
sicuro che sul risultato non ci saranno gelosie
e soprattutto che nessuno si sentirà mai oppresso.
.
PeSte©2016
quest'istante sarà. Da oggi in poi, sarà per sempre,
fino alla fine del tempo, per l'eternità,
Consapevole di ciò che sono, unico,
con caratteristiche irripetibili.
Un capolavoro che non ha prezzo.
Le opinioni degli altri su di me: incomprensioni.
Il mio unico scopo è di cambiare i giorni che mi restano,
da scegliere uno ad uno e metterli in fila.
Con un laccio da stringere sopra ogni ferita,
per fermare ogni emorragia e continuare a vivere.
E' così che ho imparato a sopportare la pena,
al contrario di chi preferisce chiamarla soltanto noia.
Benvenuto nel declino,
anche se non si rinnega niente della storia
che ci ha portato fin qui.
Ora stai pure comodo dentro ai tuoi giorni,
di una taglia più grande, così che non tirano le cuciture.
Ti preoccupi di star bene, di non avere sorprese,
magari non è proprio la vita ben attillata dei tuoi gusti,
ma così hai tutto il tempo per dedicarti ad altro.
In fondo tu un vestito ce l'hai e l'hai sempre avuto,
non hai bisogno di andare in cerca per negozi.
Certo se avessi scelto con più accuratezza
avresti preso sicuramente un altro modello,
ma poi dovevi restare in perfetta forma e non sgarrare mai.
E non è questo alla fine che cerchiamo tutti,
un abito comodo che permette di muoversi in libertà?
Tu dici che volevi un abito dalla linea originale
quello che ti faceva sentire unico,
ma poi non hai trovato la stilista giusta:
quindi ti sei accontentato
di una vita da grande magazzino.
Costa poco,
materiali di seconda scelta, appaga poco.
Ogni volta che la indossi
per far si che sembri più accurata,
la lavi, la stiri, riattacchi un bottone.
Con il tempo lei sbiadisce, diventa lisa:
certo una vita fatta così non regge,
poca spesa poca resa.
Non ti fa sentire te stesso. Resti nudo.
Hai voglia di continuare a dare la colpa al fabbricante,
sei tu che hai scelto e non prestavi attenzione,
perciò ora trovati qualcosa da metterti addosso;
Che sia roba buona, che ti appaghi, ti dia calore,
non ripetere lo stesso sbaglio di allora
quando pensavi che il meno peggio
fosse ancora una scelta possibile.
Impegnati ora che hai imparato,
ora che sai che è meglio
una autobiografia scarna, ma intensa,
ad una storia che riscrivono tutti uguale,
anche se sembra più ricca e interessante.
Meglio un peccatore sincero e coerente
che tanta "bella" gente piena di cerone
per non farci vedere la loro vera "pelle"
Fatti una vita su misura,
intreccia i filati migliori, suda per il tuo prototipo.
Scegli accuratamente i particolari.
Sarà il vestito della festa,
quello che non vorrai mai buttare
nemmeno quando sarà vecchio e pieno di buchi,
che sentirai speciale ogni volta che lo indossi
ammirando ogni giorno le sue fattezze,
le perfette cuciture e il pregiato tessuto.
Non trascurare nemmeno il colore che è importante.
Non scegliere il bianco e il nero.
sono tinte assolute e definite
che non ammettono associazioni di idee
poiché questo le snatura.
Scegli dei colori che hanno un linguaggio tutto loro,
non temono di attenuare o accentuare la loro tonalità,
nemmeno di unirsi insieme per formare qualcosa di diverso,
sicuro che sul risultato non ci saranno gelosie
e soprattutto che nessuno si sentirà mai oppresso.
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PeSte©2016
The final cut
La vita è come il gioco dello Shanghai ,
se tocchi un'asticella comprometti la stabilità,
poi tutto si ricompone in un nuovo equilibrio.
In principio erano alluvioni. poi furono straripamenti,
e dopo con le esondazioni tutto fu preso di petto.
Furono giorni di immersione, in totale assenza d'aria,
un tunnel che sembrò essere preda di angoscia e tachicardia.
Volevo solo far capire con i gesti e le parole
che il segreto della vita sta nella gentilezza,
nell'attenzione verso gli altri e nella considerazione quotidiana verso chi ami.
Invece di quel nulla che sembra immutabile, mai eroso,
mai trasformato, lento nel tempo quasi eterno.
Sarebbe stato bello cambiare vita per cambiare le abitudini,
il modo in cui ti vedi, come ti vesti e respiri.
Ma cambiare necessita di una buona dose di coraggio,
ti accorgi che la paura è una cosa seria,
perché sta dentro, non rimane fuori.
Ti rivedi sul comodino in una foto d'altri tempi, sorridente,
ingenuamente convinta di possedere tutto ciò che si poteva desiderare.
Puoi cercare tutta una storia infinita e fantasiosa di scuse
a mo’ di citazioni filosofiche per rinunciare e prendere tempo.
Ti chiedi se non basti dare una mano di vernice,
cambiare le tende, far girare un po d'aria,
voltare pagina ed ecco che tutto torna nuovo.
Dimentichi che eri pronta a saltare e fare un balzo verso il mondo,
volevi fare un salto e farlo per bene,
perché le cose non avvengono mai due volte allo stesso modo.
Mentre si accorciano le distanze e si stringono di più i legami.
lasci che il tempo ti depositi addosso una polvere
che ricopre ogni dove ed entra dentro.
Il DO diesis diventa un RE bemolle
e lentamente abbandoni quei momenti,
che fino ad ora difendevi con le unghie e con i denti.
Nello stadio semplice e primordiale del cuore umano,
in cui credevi di vedere al meglio quale strada scegliere,
la parte migliore di te stava per prendere il sopravvento.
Scegli il compromesso per il bisogno che hai di qualcosa
che risvegli la gravità e pianti ben bene le tue radici sotto terra.
I sentimenti assumono più forza, diventi più introspettiva,
sensibile, inquieta.
Sai che non ci sarà più un'occasione
nessuna possibilità, nessun cambiamento, nessuna crescita:
solo lo status quo in cui ci si crogiola, come si fa
sotto un piumone caldo e soffice nelle giornate più fredde.
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PeSte©2015
se tocchi un'asticella comprometti la stabilità,
poi tutto si ricompone in un nuovo equilibrio.
In principio erano alluvioni. poi furono straripamenti,
e dopo con le esondazioni tutto fu preso di petto.
Furono giorni di immersione, in totale assenza d'aria,
un tunnel che sembrò essere preda di angoscia e tachicardia.
Volevo solo far capire con i gesti e le parole
che il segreto della vita sta nella gentilezza,
nell'attenzione verso gli altri e nella considerazione quotidiana verso chi ami.
Invece di quel nulla che sembra immutabile, mai eroso,
mai trasformato, lento nel tempo quasi eterno.
Sarebbe stato bello cambiare vita per cambiare le abitudini,
il modo in cui ti vedi, come ti vesti e respiri.
Ma cambiare necessita di una buona dose di coraggio,
ti accorgi che la paura è una cosa seria,
perché sta dentro, non rimane fuori.
Ti rivedi sul comodino in una foto d'altri tempi, sorridente,
ingenuamente convinta di possedere tutto ciò che si poteva desiderare.
Puoi cercare tutta una storia infinita e fantasiosa di scuse
a mo’ di citazioni filosofiche per rinunciare e prendere tempo.
Ti chiedi se non basti dare una mano di vernice,
cambiare le tende, far girare un po d'aria,
voltare pagina ed ecco che tutto torna nuovo.
Dimentichi che eri pronta a saltare e fare un balzo verso il mondo,
volevi fare un salto e farlo per bene,
perché le cose non avvengono mai due volte allo stesso modo.
Mentre si accorciano le distanze e si stringono di più i legami.
lasci che il tempo ti depositi addosso una polvere
che ricopre ogni dove ed entra dentro.
Il DO diesis diventa un RE bemolle
e lentamente abbandoni quei momenti,
che fino ad ora difendevi con le unghie e con i denti.
Nello stadio semplice e primordiale del cuore umano,
in cui credevi di vedere al meglio quale strada scegliere,
la parte migliore di te stava per prendere il sopravvento.
Scegli il compromesso per il bisogno che hai di qualcosa
che risvegli la gravità e pianti ben bene le tue radici sotto terra.
I sentimenti assumono più forza, diventi più introspettiva,
sensibile, inquieta.
Sai che non ci sarà più un'occasione
nessuna possibilità, nessun cambiamento, nessuna crescita:
solo lo status quo in cui ci si crogiola, come si fa
sotto un piumone caldo e soffice nelle giornate più fredde.
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PeSte©2015
mercoledì 19 aprile 2017
Oroscopo Cinese
Sono nato nell'anno del Cane,
ma non sono né da riporto né da compagnia.
Sono fatto così, né di più né di meno,
sempre al suo posto e mai al posto giusto.
Uno dal passo veloce e dal gesto concreto,
senza posizioni di comodo,
senza compromessi a buon mercato.
Ho la mente pervasa da silenzi e pensieri.
e per quanto cerchi di dare musica alle parole,
le parole non hanno musica.
Mi girano, alla larga!
Avranno visto che sono più stanco e invecchiato.
Lo sguardo lontano e che sto' giù di corda,
e dentro tengo un bel po' di malumore.
I pregiudizi. I preconcetti. I presupposti
giusti o sbagliati che siano, cambiano le cose.
Se ami la pace puoi trovarti cucito addosso
quello che speravo d'essere e purtroppo non sono,
in fondo non tutto per demerito mio,
con un leggero margine d'incerto.
Sono convinti di meritarsi il posto in prima fila,
con quell'abito da giudice che hanno cucito addosso,
sempre un passo indietro per vederti cadere.
Non capiscono che sporcarsi per un ideale
rende una persona fiera.
Non ho un carattere di facile trama,
dicono che alzo la voce, però lascio sempre agli altri,
decidere se vivere in un Inferno o in un Paradiso.
Il tuo bel carattere per loro e' una comodità,
un soprammobile da tenere da qualche parte.
Una scarpa comoda dove poter infilare il piede,
una "macchina" che funziona a comando premi off e la spegni.
Mi sono girato, ho sorriso a metà e preso un po' di tempo,
giusto quello necessario per prendere la rincorsa.
Sono nato nell'anno del Cane e se fai del male ti "sbrano"
A nessuno ho mai chiesto di portare la mia croce.
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PeSte©2015
ma non sono né da riporto né da compagnia.
Sono fatto così, né di più né di meno,
sempre al suo posto e mai al posto giusto.
Uno dal passo veloce e dal gesto concreto,
senza posizioni di comodo,
senza compromessi a buon mercato.
Ho la mente pervasa da silenzi e pensieri.
e per quanto cerchi di dare musica alle parole,
le parole non hanno musica.
Mi girano, alla larga!
Avranno visto che sono più stanco e invecchiato.
Lo sguardo lontano e che sto' giù di corda,
e dentro tengo un bel po' di malumore.
I pregiudizi. I preconcetti. I presupposti
giusti o sbagliati che siano, cambiano le cose.
Se ami la pace puoi trovarti cucito addosso
quello che speravo d'essere e purtroppo non sono,
in fondo non tutto per demerito mio,
con un leggero margine d'incerto.
Sono convinti di meritarsi il posto in prima fila,
con quell'abito da giudice che hanno cucito addosso,
sempre un passo indietro per vederti cadere.
Non capiscono che sporcarsi per un ideale
rende una persona fiera.
Non ho un carattere di facile trama,
dicono che alzo la voce, però lascio sempre agli altri,
decidere se vivere in un Inferno o in un Paradiso.
Il tuo bel carattere per loro e' una comodità,
un soprammobile da tenere da qualche parte.
Una scarpa comoda dove poter infilare il piede,
una "macchina" che funziona a comando premi off e la spegni.
Mi sono girato, ho sorriso a metà e preso un po' di tempo,
giusto quello necessario per prendere la rincorsa.
Sono nato nell'anno del Cane e se fai del male ti "sbrano"
A nessuno ho mai chiesto di portare la mia croce.
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PeSte©2015
martedì 18 aprile 2017
Dall'Alfa fino a giungere all'Omega
Questo è un mondo estremo,
diviso dalle lingue e dal colore della pelle,
dalle distese dei mari e dai rilievi dei monti,
dal denaro dei ricchi e dalle bestemmie dei poveri.
Ognuno con una regola assegnata.
Ognuno con il proprio sistema solare.
Dall'Alfa fino all'Omega,
sono per sempre i confini di questo gioco.
Se ti piace immaginare, immagina questo paradosso:
porsi tra due specchi paralleli e contrapposti,
dove la luce rimbalza, avanti e indietro, riflettendo se stessa,
da uno specchio all'altro, prima di raggiungere i tuoi occhi.
Puoi così contemplare l'effetto
di vedere moltiplicare all'infinito il riflesso di un oggetto,
da entrambi i lati.
Stupefacente vero, ma non è ancora lo scopo,
che mi ero prefisso di farvi immaginare.
Sembra un pensiero inconsueto,
ma chi mai amerebbe il consueto,
tanto meno se hai a che fare con la fisica teorica.
Il trattato:
Sono le persone che nessuno immagina pensare a certe cose,
quelle che pensano a cose che nessuno può immaginare,
così complicate che solo loro sono in grado di descrivere.
Fine del trattato.
I mondi paralleli esistono e interagiscono tra loro.
Sono bizzarrie della realtà a livello dei suoi costituenti più intimi,
governati da fenomeni, che spesso fanno a pugni con il senso comune.
Eccomi qui, prigioniero, spolpato dalle donne,
ridotto a un poveraccio senza più speranza,
fino alla fine dei miei giorni, per sempre alla deriva.
Se solo potessi immaginare...
Tutte quelle immagini di me stesso,
riflesse nello specchio dimensionale,
collocate in una miriade di mondi paralleli, tre, dieci, mille,
con infinite discordanze tra una e l'altra.
Differenti identità in cui ognuna ha subito differenti destini,
modificati dalla divergenza sulle decisione prese.
In alcune potresti essere morto di malattia,
in altre hai raggiunto la felicità,
altre ancora hai potuto vivere accanto alla persona amata,
in certe altre l'hai perduta.
Magari una volta o due hai ottenuto una vita più agiata,
grazie ad una fortunosa vincita al Superenalotto.
Esiti diversi nel trascorrere degli avvenimenti successivi,
per sperimentare ogni condizione umana,
uomo, donna, bianco, nero, ricco e povero.
E valutare come hai saputo condurre la tua vita
in funzione di quella condizione, sotto ogni profilo,
senza attenuanti, con tutte le possibili variabili a disposizione.
Poi al termine se desideri inserire,
un Budda, un Dio, oppure la giuria di Xfactor,
che se vuoi, giudica e ti assolve o ti condanna,
libero di farlo a tuo piacimento.
Questa sarebbe una valutazione giusta e democratica,
per capire chi sei veramente. E di questa mia teoria,
spero il Padreterno abbia tenuto conto per fare le sue scelte.
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domenica 16 aprile 2017
L'Imperativo del terzo millennio: essere una soluzione e mai il problema.
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A voi seguaci di Afrodite io dico: Benvenuti nel terzo millennio,
Era di rinascimento e di espressione d'una nuova Primavera.
La' dove vogliamo che tutto rimanga com'è, occorre che tutto cambi.
Perdonate la pochezza dei miei sunti, la superficialità con cui li scrivo,
aspiro ad immedesimarmi più nella figura del filosofo che dello scrittore.
La mente chiede di darle spazio. Lasciar percorrere e ripercorrere,
i flussi di un ragionamento tutt'altro che rettilineo,
di manovrar vele e timone al fine di tracciare la rotta su questa via,
che tra bonacce e tempeste, fatica a lasciarsi governare.
Come si incaglia il mercantile in lotta contro il mare e il vento,
così le vostre menti sono di fronte ad una nuova era glaciale.
Non tutti ne restano sopraffatti: qualcuno ne trae vantaggio,
qualcuno con risorse materiali perlomeno per non sentirne più di tanto gli effetti, qualcuno con risorse psicologiche morali e spirituali
per continuare a fare delle difficoltà, un momento di crescita personale.
A chi scruta l'arida quotidianità attraverso la lente dell'analisi,
confusa nella polverosità degli attimi, la scopre spesso opaca,
approssimativa, che si dipana tra molte tragedie e pochi trionfi.
La' dove non c'è nulla da contraddire, non si tratta di escludere,
ma di comprendere, comprendere in un'unica immagine di se stessi,
tratti apparentemente inconciliabili. Scelte apparentemente assurde.
Ma ci vuole tempo. Non si arriva subito al dunque.
Non c'è neppure un dunque. C'è solo una coscienza che matura.
Ma quella non la si vede cambiare.
Con un atto di fede e tanta determinazione, credo si debba arrivare
ad una maggiore consapevolezza di sé ed impegnarsi,
per essere sempre una soluzione e mai il problema.
E per vivere nel migliore dei modi il nostro tempo,
senza sprecarlo in inutili rivendicazioni di se stesso,
senza né vinti né vincitori, senza dominati e dominatori,
schiave e padroni, discriminazioni tra uomo e donna, compiti e mansioni.
Due amici, due compagni di vita, due anime affini.
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PeSte©2017
tra realtà e fantasia
Cercare l'amore ideale non è follia.
Scoprire cosa è, come ti illude, come ti incastra la mente,
se è pura astrazione o una sorta di sogno impossibile.
Sceglie e si impossessa di te che tu lo voglia o no,
entra semplicemente dentro qualcosa che di te e' già parte,
in tutto quello che accade, è già accaduto e accadrà ancora.
Chi idealizza, nella propria mente crea una linea sottile
lungo la quale realtà e fantasia si ignorano,
duellano, l'una contro l'altra, fintanto che si annullano,
impossibile trovare il modo per farle coesistere insieme.
In Danimarca ci sono due mari che non si mescolano mai: potere della fisica.
O forse è giusto così. che le cose combacino,
prendano la stessa forma, s'incontrino, ma non defluiscano l'una nell'altra.
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PeSte©2017
Scoprire cosa è, come ti illude, come ti incastra la mente,
se è pura astrazione o una sorta di sogno impossibile.
Sceglie e si impossessa di te che tu lo voglia o no,
entra semplicemente dentro qualcosa che di te e' già parte,
in tutto quello che accade, è già accaduto e accadrà ancora.
Chi idealizza, nella propria mente crea una linea sottile
lungo la quale realtà e fantasia si ignorano,
duellano, l'una contro l'altra, fintanto che si annullano,
impossibile trovare il modo per farle coesistere insieme.
In Danimarca ci sono due mari che non si mescolano mai: potere della fisica.
O forse è giusto così. che le cose combacino,
prendano la stessa forma, s'incontrino, ma non defluiscano l'una nell'altra.
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PeSte©2017
giovedì 6 aprile 2017
I Signori della Guerra
In quale tenebre di vita e tra quanta sofferenza,
si consuma questa nostra esistenza.
Basta guardare nostra sorella Morte,
adoprarsi notte e giorno, con soverchiante fatica,
per far fronte alla follia del genere umano.
Quanto spreco di vita per non esserne all'altezza.
I Signori della guerra non temono i fragori delle armi,
né i crudeli dardi dei loro marchingegni alati.
Audacemente si aggirano tra i re e i potenti del mondo,
consapevoli del dolore che arrecano,
del male che procurano e della morte che causano.
Riveriscono il fulgore che si irraggia dall'oro,
allettati di propagare la loro stirpe, che ogni cosa,
come debellata, sia costretta a sopportare e a patire.
Camminano ciechi nell'oscurità per non servire la luce,
addobbati con ciottoli, pietre e monili, per assurgere
a somma ricchezza e impadronirsi del potere,
illusi nell'ascendere che si possa rivaleggiare di nobiltà.
Ignavi che alla natura del corpo a nulla giovano le sue ardenti febbri,
cessate, dunque, rigettate dall'animo questa dottrina,
ponderate tutto con acuto giudizio; e, accingetevi a contrastarla.
Avvilite dunque il vostro animo per queste misere spoglie,
che la pietosa Morte silenziosamente raccoglie,
di prematuri corpi a cui strappato è il diritto sacro alla vita,
giacché la loro morte soverchia l'intima legge della natura.
.
PeSte@2017
si consuma questa nostra esistenza.
Basta guardare nostra sorella Morte,
adoprarsi notte e giorno, con soverchiante fatica,
per far fronte alla follia del genere umano.
Quanto spreco di vita per non esserne all'altezza.
I Signori della guerra non temono i fragori delle armi,
né i crudeli dardi dei loro marchingegni alati.
Audacemente si aggirano tra i re e i potenti del mondo,
consapevoli del dolore che arrecano,
del male che procurano e della morte che causano.
Riveriscono il fulgore che si irraggia dall'oro,
allettati di propagare la loro stirpe, che ogni cosa,
come debellata, sia costretta a sopportare e a patire.
Camminano ciechi nell'oscurità per non servire la luce,
addobbati con ciottoli, pietre e monili, per assurgere
a somma ricchezza e impadronirsi del potere,
illusi nell'ascendere che si possa rivaleggiare di nobiltà.
Ignavi che alla natura del corpo a nulla giovano le sue ardenti febbri,
cessate, dunque, rigettate dall'animo questa dottrina,
ponderate tutto con acuto giudizio; e, accingetevi a contrastarla.
Avvilite dunque il vostro animo per queste misere spoglie,
che la pietosa Morte silenziosamente raccoglie,
di prematuri corpi a cui strappato è il diritto sacro alla vita,
giacché la loro morte soverchia l'intima legge della natura.
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PeSte@2017
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