Ho riempito la vita di lusinghe
quando mi apparisti svestita
con il corpo da sirena
che presto sarebbe fuggita
nell'amaro più amaro d'un addio.
Con te la mia parola si faceva carne,
la quantità totale nella misura in cui
un affetto sommato all'altro determina.
Il cuore se non cuoce a fuoco lento
rimane crudo dentro e il filo che ci lega
ci appartiene anch’esso e si torce
attorno a noi, legandoci per la vita.
Pensavo a quanto fossero ben fatti
tutti quei cerchi concentrici.
Allargandosi, davano di te
l'impressione costante di allontanarsi.
Ora che non sei più,
raccontami tutto quello che ti sei persa
quando preso dalla storia trascuravo i particolari.
La tua finitezza accarezzava la mia sabbia sottile,
riportandola alla sua purezza originale.
Vivere è un peccato contro natura,
lasciamo prendere ciò che deve prendere,
per imparare ciò che dobbiamo imparare
e poi riprendiamo le nostre vite.
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