Io sono cresciuto a piedi nudi,
tra papaveri e fiordalisi ed il mio cuore leggero,
come una piuma trasportata dal vento,
non ha mai smesso di cercare l'amore,
la verità, la bellezza, l'emozione, la meraviglia.
Per vivere la vita ho sognato ad occhi aperti
senza mai trovare un punto di equilibrio.
Ho dipinto con la fantasia l'attimo presente,
e ho cercato l'abbraccio del silenzio
che colma tutti i sensi, nell'attesa di quel
che avrà prima o poi il suo compimento.
Ho amato con la mente più che con il corpo,
immaginavo ogni dettaglio, la curva della schiena,
delle sue forme rotonde, dei seni che indovino
sotto le pieghe della sua camicia.
Ho imparato a toccare senza toccare,
a guardare senza guardare, a sfiorare senza sfiorare.
Occorre appellarsi alla sospensione dell'incredulità,
per scrivere ed accettare le limitazioni della vita reale
che sono la miccia che innesca i conflitti in ogni storia.
Che fosse amore o soltanto attrazione,
mi sono sacrificato al realismo e occasionalmente alla logica,
per il bene del divertimento, tra realtà e fantasia…
In fondo, l’una non è che lo specchio dell’altra...
Sembrano cosi distanti, ma non lo sono...
quando riescono a sfiorarsi diventano tutt’uno…
realizzano i sogni e diventano il futuro.
La fantasia mi impedisce di acquisire
l’aspetto letale di ogni abitudine dentro la quale
morirei per mancanza d'aria nei polmoni.
Non sono stato un uomo così sciocco
da lottare per ottenere beni insignificanti,
di nessun valore e in ogni caso compensabili.
Rivendico il diritto su me stesso,
del tempo che non è andato perduto,
di non averlo sprecato e tanto meno buttato via,
di averlo raccolto ed averne fatto tesoro,
nei mille risvolti che hanno colorato la mia vita.
.
PeSte©2016
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