Il suo corpo è di morbida seta, tesa come pelle di tamburo.
Risuona al battito del suo cuore, tenuto aperto nella mano.
L'iride dei suoi occhi,
ha striature d'ali di farfalla e la luce limpida del mattino,
che non diresti mai le possa morire dentro.
Approdai nei fianchi adolescenti a misurarle la vita,
tra le dita insenature d'orli di pizzo d'organza,
mormorando parole silenziose tra i capelli.
Lei udi e la sua carne rispose,
con l'innocenza del peccato.
Ho guardato nel silenzio ovattato di un fermo immagine
e accarezzato di lei un pensiero in lontananza.
Dolci nudità di donna celate sotto la gonna,
sfumate prima ch'io le afferri ancora senza forma.
Le sue amabili dune,
tenerezza delicata come un livido,
un mare d'azzurro e di sale che non riesco a navigare.
Le sue cosce dorate che ad essa mi consacrò
hanno quel sapore che non lo lavi più via,
umido fiato che si disperde nell'aria e diventa respiro.
Né fragile. Né debole. Né indifesa.
E forse nemmeno forte, soltanto timida molto audace,
di lei, in se stessa e mai la stessa.
Tutto iniziò dalla mente. Vero
Quello che ti sveste per rivestirti di ciò che sei.
Parole custodite che un giorno prendano vita,
nel perimetro perfetto delle nostre braccia.
"Se il mio corpo accarezzi, io carezzerò il tuo cuore"
dicevo con tono sentimentale per smuovere il suo desiderio.
Per lei un bacio è pure un trucco per farti dire tutto,
così replicò e uscì allo scoperto:
"La mia anima comprendi, la sua forma finita e creata,
e ti apparterrò per sempre."
Misurarti la vita, la totale pienezza di te.
I tuoi atteggiamenti e i comportamenti.
Le belle presenze e i perentori abbandoni.
Le carezze in cambio delle mie promesse.
Le scontrosità e le mie irritazioni.
Di certo ti sentivi osservata dall'ombra di me
che trovavi sul tuo corpo,
dal pensiero che arrivava da molteplici direzioni,
dalle frasi che scorrevano tra due binari,
di quel senso di te che prendeva forma.
Così ci s'innamora di un bel viso,
quando il sorriso vive, tra il labbro e le gengive.
PeSte@2015
domenica 29 marzo 2015
giovedì 12 marzo 2015
Mamma i Saraceni !! x
Annego nell'impasse di un disagio,
nel vedere ogni finzione di comodo,
per cercare di mantenere un privilegio,
quando l'eccessivo benessere di un solo individuo,
genera la miseria più nera per molti altri!
Mi sento infettato da questa puzza di stantio,
che troppo spesso portiamo dentro senza avvertire.
Non sopporto più questa lordura, questo scempio.
Re viziosi e compiacenti Regine,
che si contendono quest'assurdo mare di sabbia dorata.
Siamo noi i custodi e non i padroni della Terra.
Avvolti in una pupa nel groviglio di fili di una ragnatela,
tessa sospesa di attendismo pigro.
Quand'è che abbiamo ceduto e deciso consciamente
di chiudere gli occhi per addormentarci e lasciare
che tramassero i loro intrighi.
Nell'inerzia comune,
guardare miserie di un altrove lontano,
avendo sotto il naso le prove
di quel che di lì a poco sarebbe potuto accadere.
La terapia sarebbe ancora verosimile,
se la malattia fosse stata diagnosticata fin dall'inizio,
da quella parte di te che chiedeva ascolto.
Lei ancora s'interroga come avresti potuto vivere così per sempre.
Negarsi ad ogni levar di scudi e tenere alzati i ponti levatoi,
compiaciuto da quel sangue sempre fresco, purché non tuo.
Guarda lì, guarda là, nessun freno a questo sporco gioco,
ci siamo arresi al nemico, pur sapendo che non verrà giù nulla,
giù da quel cielo lontano.
Ci vuole un incipit con più pathos per difenderci dai Saraceni.
Mettiti al riparo, mettiti al riparo adesso!
Stanno per arrivare i tempi cupi!
PeSte@2015
nel vedere ogni finzione di comodo,
per cercare di mantenere un privilegio,
quando l'eccessivo benessere di un solo individuo,
genera la miseria più nera per molti altri!
Mi sento infettato da questa puzza di stantio,
che troppo spesso portiamo dentro senza avvertire.
Non sopporto più questa lordura, questo scempio.
Re viziosi e compiacenti Regine,
che si contendono quest'assurdo mare di sabbia dorata.
Siamo noi i custodi e non i padroni della Terra.
Avvolti in una pupa nel groviglio di fili di una ragnatela,
tessa sospesa di attendismo pigro.
Quand'è che abbiamo ceduto e deciso consciamente
di chiudere gli occhi per addormentarci e lasciare
che tramassero i loro intrighi.
Nell'inerzia comune,
guardare miserie di un altrove lontano,
avendo sotto il naso le prove
di quel che di lì a poco sarebbe potuto accadere.
La terapia sarebbe ancora verosimile,
se la malattia fosse stata diagnosticata fin dall'inizio,
da quella parte di te che chiedeva ascolto.
Lei ancora s'interroga come avresti potuto vivere così per sempre.
Negarsi ad ogni levar di scudi e tenere alzati i ponti levatoi,
compiaciuto da quel sangue sempre fresco, purché non tuo.
Guarda lì, guarda là, nessun freno a questo sporco gioco,
ci siamo arresi al nemico, pur sapendo che non verrà giù nulla,
giù da quel cielo lontano.
Ci vuole un incipit con più pathos per difenderci dai Saraceni.
Mettiti al riparo, mettiti al riparo adesso!
Stanno per arrivare i tempi cupi!
PeSte@2015
martedì 10 marzo 2015
tu sei "l'amor cortese" x
Niente è come sembra,
alla luce del giorno che si allunga e la bellezza
così poco vissuta, svanisce silenziosa ormai mancante.
Non del verbo essere, ma del verbo avere.
È difficile staccare il lucchetto e poi dimenticarti
ficcare il naso dove non c'è posto per una ragione
catturarti ancora nel tuo cielo e poi sognarti
accorgendomi che sono passato come un male di stagione.
L'eco di una promessa, resiste all'immobile attesa,
e la vita diventa una nave da crociera
arenatasi su di una secca.
Soli al cadere delle ombre, ombre al cadere dei soli.
Lungo una linea retta passante per due punti
ci sono distanze che sembrano all'apparenza
insormontabili come la"quadratura del cerchio",
ma nella linearità a cui ci rapportiamo,
se al trascorrere dei giorni il ricordo non si assottiglia.
c'è sempre chi ci riconduce al punto di partenza,
Puoi soltanto scegliere se mollare o continuare,
senza forzarle la mano,
quando si desidera davvero una donna,
la sua vera essenza intendo, e non solo per un’avventura…
non forzarle la mano, dicevo, farle prendere il tempo che le serve,
accettando di buon grado sapendo che
potrebbero volerci mesi, forse anni…
Senza porre condizioni,
conscio che cercare una cosa è incontrarne un’altra.
Non usare tattiche, non fingere,
non ricorrere a stratagemma alcuno.
Una cosa semplice, fatta di semplici cose
che prima o dopo nel tempo,
se hanno un contenuto
tendono all'infinito, semplicemente
I regali, le sorprese abbagliano nel breve,
ma se non si corre dietro una gonna qualsiasi,
occorre armarsi di pazienza....e sperare,
senza forse possibilità alcuna di riuscire .
Ti riconosco adesso "amor cortese"
che rendi il cuore nobile a chi ti possiede,
diviso nella giusta distanza tra sofferenza e piacere,
tra angoscia ed esaltazione
Per questa ragione odi come me il matrimonio,
svelando il peccato ma non il peccatore
quindi nel tuo fine sei adultero come me per definizione.
Sei il desiderio fisico, l'appartenenza della mente
Unisci in vincolo la dama e il poeta in un rapporto d'amore
contraccambiato con l'esclusività dei sentimenti e il dono delle parole.
Sei l'amore irraggiungibile che dona la sua bellezza,
senza chiedere nulla in cambio ed ingentilisce questo mio cuore crudo.
.
PeSte@2015
alla luce del giorno che si allunga e la bellezza
così poco vissuta, svanisce silenziosa ormai mancante.
Non del verbo essere, ma del verbo avere.
È difficile staccare il lucchetto e poi dimenticarti
ficcare il naso dove non c'è posto per una ragione
catturarti ancora nel tuo cielo e poi sognarti
accorgendomi che sono passato come un male di stagione.
L'eco di una promessa, resiste all'immobile attesa,
e la vita diventa una nave da crociera
arenatasi su di una secca.
Soli al cadere delle ombre, ombre al cadere dei soli.
Lungo una linea retta passante per due punti
ci sono distanze che sembrano all'apparenza
insormontabili come la"quadratura del cerchio",
ma nella linearità a cui ci rapportiamo,
se al trascorrere dei giorni il ricordo non si assottiglia.
c'è sempre chi ci riconduce al punto di partenza,
Puoi soltanto scegliere se mollare o continuare,
senza forzarle la mano,
quando si desidera davvero una donna,
la sua vera essenza intendo, e non solo per un’avventura…
non forzarle la mano, dicevo, farle prendere il tempo che le serve,
accettando di buon grado sapendo che
potrebbero volerci mesi, forse anni…
Senza porre condizioni,
conscio che cercare una cosa è incontrarne un’altra.
Non usare tattiche, non fingere,
non ricorrere a stratagemma alcuno.
Una cosa semplice, fatta di semplici cose
che prima o dopo nel tempo,
se hanno un contenuto
tendono all'infinito, semplicemente
I regali, le sorprese abbagliano nel breve,
ma se non si corre dietro una gonna qualsiasi,
occorre armarsi di pazienza....e sperare,
senza forse possibilità alcuna di riuscire .
Ti riconosco adesso "amor cortese"
che rendi il cuore nobile a chi ti possiede,
diviso nella giusta distanza tra sofferenza e piacere,
tra angoscia ed esaltazione
Per questa ragione odi come me il matrimonio,
svelando il peccato ma non il peccatore
quindi nel tuo fine sei adultero come me per definizione.
Sei il desiderio fisico, l'appartenenza della mente
Unisci in vincolo la dama e il poeta in un rapporto d'amore
contraccambiato con l'esclusività dei sentimenti e il dono delle parole.
Sei l'amore irraggiungibile che dona la sua bellezza,
senza chiedere nulla in cambio ed ingentilisce questo mio cuore crudo.
.
PeSte@2015
Iscriviti a:
Commenti (Atom)